TRIESTE – Conclusa a Trieste la “tre giorni” di visita al porto da parte di una quarantina di giovani titolari o dipendenti di case di spedizione ungheresi.
Con una serie di incontri, sono state illustrate le caratteristiche del Porto Franco e tutti i terminal dello scalo, i cui traffici hanno proprio nell’Ungheria una delle mete di particolare interesse.
«É stato un piacere ricevere la visita di un gruppo così numeroso e qualificato di giovani spedizionieri magiari. Loro sono gli ambasciatori del sistema portuale Giuliano in Ungheria, è fondamentale – ha detto Stefano Visintin, presidente di Confetra Fvg – che conoscano la nostra città e il suo porto. Speriamo di aver infuso nei loro cuori un goccia di amore per Trieste e che questo possa generare una passione duratura».
Tra gli sponsor dell’iniziativa, guidata proprio dagli omologhi del territorio, Trieste marine terminal (che ha il merito di aver rilanciato le destinazioni in Ungheria) e naturalmente Adria Port, società di diritto ungherese in procinto di realizzate un terminal multipurpose nell’area dell’ex raffineria di Aquilinia all’ingresso del canale navigabile di Zaule.
L’Associazione degli Spedizionieri Ungheresi (AHF)-Magyar Szállítmányozók Szövetsége (MSZSZ) rappresenta gli interessi dei membri dell’industria delle spedizioni in Ungheria, comprese le aziende che si occupano di spedizioni, logistica e attività doganali. L’Associazione è membro della FIATA (Fédération Internationale des Associations de Transitaires et Assimilés) e del CLECAT (Comité de Liaison Européen des Commissionaires et Auxiliaires de Transport du Marché Commun).