TRIESTE – Inizio anno in calo, al porto di Fiume, dopo un 2022 da record in quasi tutti i settori merceologici.
Il totale delle merci movimentate da gennaio a marzo si assesta a circa 1,49 milioni di tonnellate, mentre nello stesso periodo del 2022 erano state 1,54 milioni, registrando quindi un calo del 3%. Il dato più negativo lo registra il terminal container Adriatic Gateway, reduce anch’esso dal record storico del 2022. Nel primo trimestre di quest’anno sono stati movimentati 82.293 Teu contro i 97.005 dello stesso periodo dello scorso anno: un -15% che però ha già visto qualche segnale di ripresa nel corso del mese di marzo.
Luka Rijeka, società di gestione dello scalo e in corso di grandi cambiamenti per quanto riguarda la quota di maggioranza, registra una crescita importante (+40%) nelle rinfuse solide.
Ottimi gli indicatori finanziari, sempre nel primo trimestre di quest’anno, per Luka Rijeka che, con 10,6 milioni di euro di ricavi, segna un aumento del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Proseguono nel frattempo gli investimenti nello scalo croato, soprattutto in relazione alle infrastrutture di collegamento stradale e ferroviario. Nel primo trimestre dell’anno sono stati spesi circa 2,3 milioni di euro, mentre una nuova gru (valore 2,5 milioni) è prevista entrare in funzione nei prossimi mesi grazie ad un bando pubblico.
La guerra in Ucraina, al di là del record stabilito lo scorso anno, continua – secondo Luka Rijeka, ad avere conseguenze sui traffici con l’effetto secondario delle interruzioni del mercato della fornitura di energia, le perturbazioni del mercato alimentare e la crescita del tasso di inflazione, che si ripercuote sulle operazioni del Gruppo, in parte per l’aumento dei costi operativi.