TRIESTE – L’ammiraglio Vincenzo Vitale, Comandante della Capitaneria di porto di Trieste, modererà domani un convegno sul gas naturale: “Industria marittima: il metano, possibile fonte alternativa…”.
Il tema della fonti alternative è particolarmente sentito a Trieste e dintorni, dove da pochi anni è stato rifiutato un cospicuo investimento straniero (Gas Natural) per un rigassificatore terrestre. E dove il territorio vede di mal occhio anche una soluzione marittima, stanco dei poli energetici e delle industrie inquinanti che ne hanno interessato l’area nell’ultimo secolo.
Oggi però, la decarbonizzazione, la transizione energetica e la necessità di evitare, per quanto possibile, dipendenze da Stati esteri, rimette in moto la discussione. Lo stesso Piano operativo triennale dell’Autorità portuale prevede la possibilità di realizzare un deposito di GNL (Gas naturale Liquefatto), che potrebbe essere utilizzato per l’industria marittima.
«Se ci fosse la volontà di realizzarlo – conferma l’ammiraglio Vitale – a Trieste potremmo avere un deposito di GNL nel porto, al massimo in 4-5 anni. Stiamo valutando un possibile insediamento nell’area Ex Esso (nella parte orientale del porto, ndr) con un ipotesi di costo di circa 50 milioni di euro». Una soluzione che potrebbe rendere più attraente l’intero scalo, anche in vista del sempre maggior utilizzo da parte delle navi (mercantili e da crociera) di questo genere di alimentazione.
«Certo, per quanto riguarda gli aspetti più generali della questione, bisognerebbe capire quali sono le intenzioni delle grandi compagnie, ad iniziare da Maersk, mentre MSC ha già ordinato la prima nave da crociera a LNG. Il tutto, tenendo conto – prosegue Vitale – che l’ipotesi idrogeno può marciare in parallelo»
Proprio di questo si discuterà domani alla Capitaneria di Porto di Trieste.

Il programma dei lavori:

Dario Soria (Direttore Assocostieri)
Le infrastrutture energetiche davanti alla transizione

Stefano Pilotto (MIB – Trieste Scuola Managment)
Il risveglio dal torpore, solo per causa della crisi Ucraina, sul tema LNG liquido – Assistiamo comunque ad interventi surrogativi disordinati, apparentemente privi di una regia unica o coordinata; È conseguenza anche di aver mancato in politica energetica?

Alessandro GENTILE (direttore PIR Ravenna)
La progressione del mercato del LNG liquido, le prospettive di domanda dell’industria navale nei porti nazionali – Breve focus sulle criticità, anche normati

Sebastien Bumbolo (Dir. Mercato Adriatic LNG Porto Viro)
La rilevante e consolidata esperienza del rigassificatore strategico di Porto Viro, alla luce della crisi in atto. Mercati di espansione anche nell’ottica di condividere e sostenere la causa comune Europea.

Tomaso Vairo (Esperto LNG ARPA Liguria)
I timori sulla sicurezza durante le operazioni di rigassificazione, allibo, e bunkeraggio

Giampiero De Cubellis (Direttore WARTSILA)
Consistenza del naviglio mercantile dual fuel (Marine Gasoil e Metano) al 2026 – Panoramica sull’evoluzione tecnologica d’impiego di altri combustibili, con focus su ammonia e carburanti bio.

Mariella Amoretti (Armatore Associato a Confitarma)
L’industria navale nazionale è tra le più timide, sia in termini di ricorso al LNG come combustibile di lunga transizione, che di inserimento nel settore trasporto dello stesso Gas metano liquido. Perché?