TRIESTE – «In Italia, ad oggi, c’è un rapporto totalmente disarticolato per quanto riguarda i trasporti su gomma, ferro e via mare». Lo ha detto oggi Maurizio Maresca, presidente della società internazionale di logistica Alpe Adria spa, intervenendo oggi a Trieste al Barcolana Sea Summit. Il tema dei corridoi logistici intermodali a supporto di un’Europa più green è stato affrontato in occasione dell’incontro pubblico “Logistica e Navi del futuro”, dedicato alle prospettive di evoluzione dell’economia del mare, in una fase di transizione energetica, sviluppo tecnologico e innovazione tanto in ambito commerciale-logistico quanto nella nautica da diporto.
«È necessario riformare l’intermodalità con investimenti nazionali e un ragionamento di sistema – ha sottolineato Maresca – . L’intermodalità si compone di servizi integrati. Tali processi necessitano di un supporto forte e costante da parte di autorità centrali, qui è ancora tutto da inventare». A questo proposito, è stata anche sottolineata una criticità nella coesistenza di due progetti complementari: il corridoio di Alpe Adria che collega Trieste all’Europa del nord ovest, e quello – annunciato oggi sulla stampa – di Inrail che da Genova va in Ungheria. «Serve lavorare con una regia comune per operare una programmazione lungimirante, capace di coinvolgere anche con i porti di Koper e Rijeka – le parole di Maresca – . Il recente cambiamento del quadro europeo impone di definire in modo diverso il ruolo dei porti e della logistica». All’incontro sono intervenuti anche Maurizio Pessato, vicepresidente SWG, Lars Hoffmann, Vice president and Head of DFDS Business Unit Mediterranean, Maurizio Marzi Wildauer, presidente di Trieste Trasporti Spa, Gianfranco Cergol, vicepresidente Confindustria Cisambiente con delega alle bonifiche e Alessio Lilli, presidente e amministratore delegato SIOT. Tutti gli ospiti hanno sottolineato la vocazione scientifica di Trieste e la strategicità geografica del Porto giuliano in termini commerciali.