TRIESTE – L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2021 di Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino spa (SIOT).
Il documento contabile chiude in attivo, con un valore della produzione di 94,1 milioni di euro (77,8 milioni nel 2020), e un utile di 2,4 milioni di euro (era di 1,6 nel 2020, primo anno pandemico). La forza lavoro passa a 126 addetti diretti (+4 rispetto al 2020). Nel 2021 al terminal marino sono state sbarcate 37,3 milioni di tonnellate di greggio (dato sostanzialmente stabile rispetto al 2020), provenienti da 425 navi, mentre l’Oleodotto transalpino ha trasportato 37,4 milioni di tonnellate alle raffinerie collegate.
«Abbiamo raggiunto un risultato di bilancio positivo in un anno molto complesso – ha spiegato Alessio Lilli, amministratore delegato di SIOT e general manager del Gruppo TAL – . Come prima cosa ho voluto rappresentare agli azionisti il notevole contributo portato dal personale di SIOT per raggiungere questo traguardo. Non è stato semplice infatti, operare per garantire continuità al sistema e al tempo stesso adeguarsi a tutti i protocolli operativi di prevenzione e gestione dell’emergenza sanitaria».
Ai fini di bilancio – ha spiegato Lilli – hanno inciso in maniera considerevole i costi relativi all’energia per la forza motrice del greggio nella condotta, che sono cresciuti in un anno di circa il 62%, una condizione che è destinata ad avere un impatto consistente anche nel futuro, visto il sommarsi della situazione pandemica, in normalizzazione, con la guerra in Ucraina. «Rispetto alla competitività di SIOT, ma il discorso vale per tutte le industrie del territorio – ha concluso Lilli – il tema dell’approvvigionamento energetico è fondamentale e non dilazionabile. Su questo fronte, i nostri progetti di autoproduzione di energia elettrica e le partnership che abbiamo realizzato con le aziende del territorio per realizzarli, sono strategici».
Da più di 50 anni il Gruppo TAL gestisce l’Oleodotto Transalpino, un’infrastruttura energetica lunga 753 km che collega il porto di Trieste con il Centro Europa, provvedendo al fabbisogno petrolifero di Austria (90%), Repubblica Ceca (50%) e Germania meridionale (100%). Il Gruppo si compone di tre società che operano nei Paesi attraversati dall’Oleodotto: Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino S.p.a. (S.I.O.T.) in Italia, Transalpine Ölleitung in Österreich Ges.m.b.H. in Austria, Deutsche Transalpine Oelleitung G.m.b.H. in Germania. La compagine azionaria è rappresentata da alcune delle majors del settore petrolifero: OMV, Shell, Rosneft, ENI, C-BLUE B.V. (Gunvor), ExxonMobil, Mero, Phillips 66/Jet Tankstellen e Total.