TRIESTE – Continua la crescita impetuosa di Alpe Adria, società di logistica intermodale con base al porto di Trieste: nel 2023 il fatturato ha superato i 100 milioni di euro.
In attesa dei numeri ufficiali che verranno presentati a marzo, il dato è stato anticipato ieri dall’amministratore delegato, Antonio Gurrieri, nel corso della presentazione dello studio sulle ricadute occupazionali ed economiche dei porti di Trieste e Monfalcone.
La società di logistica intermodale basata al porto di Trieste aveva chiuso il 2022 con 5.650 treni operati, 657mila Teu movimentati (traffico terra e mare), a un fatturato di 86 milioni di euro (+64% rispetto all’anno precedente). Il bilancio 2023 verrà formalizzato nei prossimi mesi all’assemblea dei soci (Autorità portuale, Mercitalia e Friulia, finanziaria regionale).
Nel frattempo Alpe Adria rimane impegnata nell’obiettivo di sviluppare il network internazionale di collegamenti ferroviari. A questo proposito, anche se non ci sono conferme ufficiali, sembra che si punti molto, nel corso del 2024, alla crescita dell’hub costituito dall’interporto di Cervignano (posseduto all’85% da Interporto Trieste), in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia.
È notizia di qualche giorno fa, tra l’altro, la realizzazione di un collegamento tra gli interporti di Pordenone e Cervignano, per consentire al primo di sfruttare al direttrice Trieste-Duisburg.
Tra gli impegni che interesseranno Alpe Adria nel prossimo futuro, anche quello di trasformare il traffico convenzionale via treno, laddove questo abbia lasciato tracce libere, in intermodale.