TRIESTE – Oltre 12mila persone (15mila secondo i sindacati) hanno sfilato a Trieste in occasione della manifestazione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori Wärtsilä.«La città di Trieste non deve mollare. Siamo uniti e faremo tutto il possibile per non permettere alla multinazionale di tradire i lavoratori e compromettere il futuro della città – è il messaggio dei segretari nazionali dei tre principali sindacati – .  Il 7 settembre si terrà a Roma in presenza l’incontro al MISE con il Ministero del Lavoro, a cui vogliamo arrivare pronti per scongiurare la crisi industriale di Trieste. La storica Grandi Motori è un pezzo della storia e dell’anima di questa città. Chiediamo che la Wärtsilä ritiri subito i licenziamenti e riprenda la sua attività produttiva e che Trieste rimanga il cuore della navalmeccanica italiana». Da Foro Ulpiano a Piazza Unità il corteo ha attraversato le vie del centro cittadino, con in testa Marco Relli, Alessandro Gavagnin e Antonio Rodà, segretari provinciali rispettivamente di Fiom-Cgil, Fim Cisl e Uilm con le bandiere. Dietro di loro, con lo striscione unitario, i segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm Michele De Palma, Roberto Benaglia e Rocco Palombello. In rappresentanza dei lavoratori portuali è intervenuto Epote Nikel, che ha portato la voce dei terminalisti della Samer.

A metà luglio la multinazionale ha annunciato la cessazione della produzione in quella che era stata la sede della Grandi Motori, per trasferirla in Finlandia.

Tra i politici che hanno preso parte alla manifestazione il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, i parlamentari Debora Serracchiani, Tatjana Rojc, Walter Rizzetto, oltre ai sindaci Anna Cisint (Monfalcone) e Mauro Benvenuto (Ronchi). Presente il presidente dell’Authority portuale Zeno D’Agostino. Hanno partecipato anche il vescovo Gianpaolo Crepaldi e il vicario don Ettore Malnati.