TRIESTE – Il fallimento del cantiere, la mancanza di fondi per completare la seconda nave e la speranza di riuscire a vende la prima.
Sono questi gli elementi dietro all’incredibile storia della Global Dream e della gemella Global Dream II. Dovevano essere le più grandi navi da crociera a solcare gli oceani, entrambe dedicate al mercato asiatico. Lunghe 342 metri, con spazi per circa 9.000 passeggeri in 2.500 cabine e 2.200 membri di equipaggio: le due navi da record sono state allestite nei cantieri navali MV di Rostock-Warnemünde e Wismar. Costo dell’opreazione – anche se le cifre non sono confermate – circa 1,2 miliardi euro per ogni costruzione. All’inizio dell’anno, però, la compagnia di navi da crociera malese (proprietario del cantiere Lim Kok Thay) e il suo gruppo di società Genting Hong Kong sono falliti. Da allora, l’amministratore fallimentare Christoph Morgen ha cercato acquirenti per le due navi, che si trovano in fasi strutturali molto diverse.
La Global Dream One, quasi completata, non ha ancora trovato un acquirente. La nave gemella è per ora costituita solo dallo scafo in acciaio (nel cantiere navale di Rostock-Warnemünde), che sarà ora venduto come rottame. Un’accelerazione per risolvere il problema potrebbe arrivare – come scrivono alcune fonti dei media tedeschi in questi giorni – dal governo federale, che intende acquistare il sito di Rostock della MV Werften per la riparazione di navi militari. La Global Dream, invece si trova al cantiere navale di Wismar ed è stata completata circa all’80%: mancano ancora arredi interni e pochi altri elementi. In un primo momento sembrava che la cessione potesse essere effettuata a favore della svedese Stena, poi scomparsa dai radar. Nel frattempo il cantiere navale di Wismar è stato venduto a Thyssenkrupp Marine Systems che intende costruirci sottomarini. Global Dream può restare lì fino alla fine del 2023.
I creditori restano quindi esposti con centinaia di milioni di euro e tra loro compaiono, oltre al gruppo bancario KfW e le garanzie di Euler Hermes (Gruppo Allianz), lo Stato del Meclemburgo-Pomerania occidentale, nonché altre banche con sede in Asia.