TRIESTE – L’Ufficio federale tedesco per la sicurezza informatica ha classificato come “critica” la struttura del terminal container di Tollerort nel porto di Amburgo.
La struttura deve chiudere gli ultimi passaggi per la cessione di una quota da HHLA (Hamburger Hafen und Logistik AG) a Cosco Shipping Ports Limited (CSPL), società di stato cinese.
Non è ancora chiaro il significato di questa decisione, ma più chiara è una recente dichiarazione del ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, secondo la quale «Abbiamo dipendenze dalla Cina in alcune aree che non sono sane». La questione è stata trattata in questi giorni da numerosi media tedeschi, tra i quali la “Süddeutsche Zeitung” e la sede in Germania dell’agenzia Reuters.
Anche altri politici sono intervenuti (Michael Kruse, deputato di Amburgo e responsabile portualità per la Freie Demokratische Partei-Partito liberale democratico) hanno chiesto una revisione della partecipazione cinese. Katharina Dröge (capogruppo parlamentare dei Verdi) ha dichiarato che il governo federale dovrebbe cogliere questa nuova valutazione come un’opportunità per rivedere la partecipazione di Cosco al porto di Amburgo, definendola “un errore”.
Allo stesso modo, in via generale, si sono fatti sentire anche gli attivisti per i diritti umani, sollecitando proprio il ministro degli Esteri ad una presa di posizione in merito alla politica interna della Cina sull’argomento.
Reazioni in merito al dibattito si sono già riscontrate dalle due “controparti”. HHLA ha fatto sapere che, al momento della stipula del contratto con Cosco, il terminal di Tollerort non era classificato come infrastruttura critica e che, in seguito, si è provveduto a discutere con l’Ufficio federale per la sicurezza informatica i nuovi criteri adottati. Anche dal lato cinese arriva un commento piuttosto chiaro: «Speriamo che la parte tedesca si astenga dal politicizzare la cooperazione commerciale e farne qualcosa di ideologico o di sicurezza», ha detto nei giorni scorsi il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, proprio in riferimento ai dettagli della questione sul porto di Amburgo.
Al porto di Trieste HHLA gestisce la Piattaforma Logistica (con ottimi recenti risultati), ma è attesa nella realizzazione della prima Fase del nuovo terminal container dello scalo, il Molo VIII.