TRIESTE – Eni annuncia la scoperta di gas con il pozzo Cronos-1 (a circa 160 chilometri al largo di Cipro), in una profondità d’acqua di 2.287 metri.
Le stime preliminari indicano circa 2,5 TCF (trilioni di piedi cubi) di gas in posto, con un “significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo” si legge in una nota di Eni.
Il pozzo ha incontrato un’importante colonna di gas in una sequenza di roccia serbatoio carbonatica, con proprietà da discrete ad eccellenti. L’intensa campagna di acquisizione dati ha evidenziato un net pay complessivo di oltre 260 metri con intervalli caratterizzati da ottima permeabilità. Sono già in corso studi di ingegneria per uno sviluppo accelerato della scoperta.
Il blocco è operato da Eni Cyprus con una quota del 50%. TotalEnergies è partner con il restante 50%. Il pozzo Cronos-1 è il quarto pozzo esplorativo perforato da Eni Cyprus e il secondo nel Blocco 6, dopo la scoperta a gas di Calypso-1 nel 2018.
La scoperta di Cronos-1 crea le condizioni per portare a sviluppo ulteriori potenziali volumi di gas nella regione e rappresenta una delle azioni conseguite da Eni a supporto della fornitura di ulteriore gas all’Europa.
“Questa scoperta conferma l’efficacia della strategia esplorativa di Eni, volta a creare valore attraverso la profonda conoscenza dei bacini geologici e l’applicazione di tecnologie geofisiche proprietarie” prosegue il comunicato di Eni.
Il quantitativo di gas disponibile in futuro e altri eventuali giacimenti limitrofi potrebbero accelerare l’indipendenza italiana dal gas russo. Per questo motivo, dopo l’annuncio di Eni, si guarda con interesse al programma di sviluppo per nuove trivellazioni, ma soprattutto alle tempistiche di sfruttamento di quello che potrebbe rivelarsi il più grande deposito naturale del mondo.