TRIESTE – Dal 15 gennaio del 2024 costerà di più attraversare il Canale di Suez.
Lo ha deciso l’Authority egiziana che gestisce la via d’acqua, essenziale per abbreviare il percorso del traffico commerciale dal Far East all’Europa.
L’aumento delle “tasse di transito” sarà del 15% per portacontainer, petroliere, gasiere, navi cisterna per prodotti chimici e altre rinfuse liquide, navi per il trasporto di veicoli, navi da crociera e unità galleggianti speciali.
Il 5% di aumento è previsto invece per Ro-Ro, portarinfuse e navi per general cargo.
Secondo gli esperti, la crescita delle tariffe non dovrebbe aumentare l’inflazione o avere ripercussioni economiche importanti sui traffici marittimi. Questo genere di tassazioni costituiscono in genere l’1-2% circa dei costi operativi totali di una grande portacontainer sulla rotta Far East-Europa. Le tasse del Canale di Suez rappresentano per l’Egitto un’importante fonte di entrate in valuta estera: solo nel secondo trimestre del 2023 hanno fruttato al Paese più di 2,5 miliardi di dollari.