TRIESTE – Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) ha aumentato il fatturato del gruppo del 7,7% (1,57 miliardi di euro) nel 2022. Calo però, nel traffico dei container e prospettive incerte per il 2023.
Il risultato operativo del Gruppo (EBIT) è stato di 220 milioni di euro, superiore alle previsioni. La movimentazione dei container ha registrato una diminuzione del 7,9% con 6,39 milioni di Teu: i terminal di Amburgo hanno registrato un calo anno su anno del 4,1%.
La divisione Port Logistics ha visto crescere il fatturato del 7,4% (1,54 miliardi di euro). Come già segnalato nei mesi scorsi, le tariffe di stoccaggio significativamente più elevate – a seguito delle continue interruzioni delle supply chain globali – hanno portato a tempi di permanenza più lunghi dei container nei terminal HHLA di Amburgo, Tallinn e Trieste, con un effetto positivo su entrate e guadagni. I minori volumi movimentati, anche a causa degli effetti dell’invasione russa al terminal di Odessa, hanno inciso negativamente sui ricavi.
Timori, invece, anche se le previsioni restano piuttosto incerte, per quanto riguarda il 2023. “Nel contesto delle continue tensioni geopolitiche, degli effetti dell’elevata inflazione e delle sanzioni economiche, si può presumere che le operazioni commerciali di HHLA dovranno probabilmente affrontare sfide operative durante l’esercizio in corso a causa della continua volatilità e del rallentamento economico” scrive HHLA in una nota.
Durante il primo trimestre del 2023, la società prevede di registrare significativi cali dei volumi a causa della situazione economica e si aspetta che i tempi di stoccaggio dei container si normalizzino. Dal secondo trimestre del 2023 la situazione è prevista in miglioramento, con un corrispondente aumento dei volumi. “Tuttavia, a causa del contesto volatile, tali ipotesi sono soggette a notevole incertezza” chiude HHLA.