TRIESTE – L’Italia è fra i principali leader EU-27 nell’economia del mare con 24,5 miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 540mila posti di lavoro: un sistema economico che contribuisce con circa 65 miliardi al PIL italiano.I dati sono stati rei noti oggi a Trieste da The European House–Ambrosetti che ha organizzato la “due giorni” del Forum Risorsa Mare. In attesa che venga divilgata la versione ufficiale del Piano nazionale del Mare elaborato dal ministro competente, Nello Musumeci, sono stati resi noti i principi che lo hanno ispirato.

Il Piano considera 16 direttrici che prevedono tutela e valorizzazione della Risorsa Mare dal punto di vista ambientale, logistico, economico; valorizzazione delle vie del mare e sviluppo del sistema portuale; promozione e coordinamento delle politiche volte al miglioramento della continuità territoriale da e per le isole; promozione del sistema-mare nazionale a livello internazionale e infine valorizzazione del demanio marittimo.

«Non poteva che essere Trieste, per la sua storia, per la sua forza evocativa, per il suo ruolo geopolitico e marittimo, ad ospitare il primo appuntamento del governo sulle strategie per il mare. Per la prima volta l’Italia si dota di uno strumento di programmazione, il Piano del Mare, e lo illustreremo nel corso della due giorni al porto. Con il governo Meloni il mare, non solo come risorsa, torna al centro dell’agenda politica» ha dichiarato il ministro Musumeci.

Secondo i dati elaborati da The European House–Ambrosetti su dati 2023 della Commissione Europea, nel 2019 il valore aggiunto prodotto dall’economia del mare nei 27 Paesi dell’Unione Europea è stato pari a 184,9 miliardi di euro (1,5% del totale economia dell’UE-27) e gli occupati sono pari a 4,5 milioni (2,3% del totale occupati dell’UE-27). In questo contesto l’Italia gioca un ruolo di primo piano essendo il terzo Paese dell’UE sia per valore aggiunto – con una quota di 24,5 miliardi – sia per occupati – con oltre 540mila posti di lavoro. Un sistema economico che contribuisce con circa 65 miliardi al PIL del Paese, con un moltiplicatore di 2,7 (1 euro prodotto nell’Economia del Mare ne attiva altri 1,7 nel resto dell’economia).