TRIESTE – Due navi si sono scontrate oggi nel Canale di Suez provocando un temporaneo blocco del traffico.
Il “contatto” è avvenuto nelle prime ore del mattino tra la metaniera BW LESMES e la petroliera BURRI che la seguiva. La LESMES si è fermata improvvisamente al km 144 a causa di un’avaria tecnica al timone. L’avaria ha coinciso con una forte corrente d’acqua che ha portato la petroliera BURRI a scontarsi con la metaniera.
L’Autorità del Canale di Suez ha fatto sapere che i rimorchiatori di salvataggio hanno gestito con successo e rapidità l’emergenza durante il transito delle due navi tra i convogli del Nord.
La petroliera è stata trainata e ormeggiata, mentre altri quattro rimorchiatori sono intervenuti sulla LESMES per portarla fuori dalla via navigabile.
Le ispezioni iniziali – secondo l’Authority – non hanno rilevato danni significativi o inquinamenti nelle vicinanze della metaniera e della petroliera. Tuttavia, l’equipaggio della BURRI ha segnalato anch’essa un’improvvisa avaria al timone che ha richiesto l’assistenza di rimorchiatori SCA fino alla riparazione.
La metaniera BW LESMES, battente bandiera di Singapore, ha una lunghezza di 295 metri, una larghezza di 46 metri e una stazza di 121mila tonnellate, mentre la petroliera BURRI ha una lunghezza di circa 250 metri, una larghezza di 44 metri e una stazza di 67mila tonnellate.
L’Autorità del Canale di Suez ha assicurato che la navigazione tornerà alla normalità in entrambe le direzioni entro poche ore, poiché il convoglio settentrionale riprenderà il suo transito una volta che anche la BURRI sarà rimorchiata fuori dalla via navigabile.
Ancora una volta, anche se pare che l’incidente possa essere stato risolto senza conseguenze pesanti per il traffico attraverso il canale, si è ripresentato lo spettro di quanto accaduto nel 2021. In quel caso, la portacontainer Ever Given (circa 400 metri di lunghezza) si era arenata, bloccando per sei giorni le rotte del commercio globale.
L’ultimo incidente risale agli inizi di agosto ed è costato la vita ad un marittimo. A metà giugno di quest’anno, nel Canale di Suez si è incagliata una portarinfuse, mentre meno di un mese prima, stessa sorte era toccata ad un’altra nave della medesima tipologia. A marzo del 2023, invece, ad incagliarsi era stata una grossa portacontainer, mentre il 1 febbraio una gasiera che trasportava Gnl aveva rotto il timone e non riusciva più a manovrare mettendosi quasi di traverso lungo il Canale.