TRIESTE – È stato recuperato in queste ore il corpo del marittimo deceduto a causa dell’affondamento di un rimorchiatore nel canale di Suez.
La collisione tra la gasiera CHINAGAS LEGEND e il rimorchiatore FAHD, avvenuta sabato notte nella zona di Al-Ballah, aveva bloccato il transito in direzione Nord.
L’Authority del Canale di Suez ha precisato che l’incidente è avvenuto durante il transito della gasiera (230 metri, 52mila tonnellate di stazza e con bandiera di Hong Kong) nel suo viaggio da Singapore verso gli Stati Uniti. La collisione ha provocato danni allo scafo del rimorchiatore facendogli imbarcare acqua fino ad affondarlo.
La nave si trova attualmente è ancorata a Port-Said, fino al completamento delle indagini relative all’incidente.
Oggi pomeriggio la squadra di salvataggio marittimo è riuscita a trovare e recuperare il corpo del membro dell’equipaggio affondato con l’imbarcazione. I sommozzatori hanno trovato il corpo nella cabina di alloggio del rimorchiatore, a una profondità di 24 metri. Salvi gli alti sei membri dell’equipaggio. Le operazioni di recupero del rimorchiatore affondato sono ancora in corso, mentre la navigazione attraverso il Canale è ripresa in entrambe le direzioni.
A metà giugno di quest’anno, nel Canale di Suez si era incagliata una portarinfuse, mentre meno di un mese prima, stessa sorte era toccata ad un’altra nave della medesima tipologia. In entrambi i casi si erano registrati solo lievi ritardi nel traffico, ma con grossi rischi che si ripetesse la tragica situazione del 2021, quando la portacontainer Ever Given (circa 400 metri di lunghezza) si era arenata nel Canale, bloccando per sei giorni le rotte del commercio globale.
A marzo del 2023, invece, ad incagliarsi era stata una grossa portacontainer, mentre il 1 febbraio una gasiera che trasportava Gnl aveva rotto il timone e non riusciva più a manovrare mettendosi quasi di traverso lungo il Canale.