TRIESTE – La Maersk (seconda compagnia di navigazione al mondo) ha annunciato di essere pronta a rimettere le navi in Mar Rosso, grazie alla sicurezza garantita dall’operazione militare che vede coinvolti Usa e altri Paesi alleati.
La compagnia danese è la prima a rivedere la scelta di far passare le proprie portacontainer dal Capo di Buona speranza e riprendere la rotta dal Canale di Suez, dopo gli attacchi dei ribelli Houthi nello Yemen.
L’operazione Prosperity Guardian, secondo Maersk, consentirà alle navi mercantili di passare attraverso l’area, collegando il Far East al Mediterraneo e quindi all’Europa.
La compagnia ha spiegato che sta pianificando il ripristino della rotta per le prime navi, non appena possibile dal punto di vista operativo.
Gli Houthi hanno sporadicamente preso di mira le navi nella regione, ma gli attacchi sono aumentati dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. I ribelli hanno minacciato di attaccare qualsiasi nave che ritengano collegata (proprietà o destinazione) con Israele.
Sabato, una nave da guerra statunitense ha abbattuto quattro droni provenienti da aree controllate dagli Houthi, e una petroliera e prodotti chimici battenti bandiera norvegese ha segnalato di messere stata sfiorata da un drone d’attacco, mentre una petroliera battente bandiera indiana è stata colpita senza che si siano registrati danni alle persone. Si tratta del 4esimo e il 15esimo attacco a navi commerciali da parte degli Houthi, dal 17 ottobre. Oltre gli Usa, l’operazione di sicurezza multinazionale comprende Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna.
In una nota, Maersk ha sottolineato che, nonostante l’intervento di protezione militare, il rischio complessivo nell’area non è stato ancora eliminato. Proprio per questo motivo, la compagnia non esiterà a rivalutare la situazione e a prendere nuove decisioni, se ritenuto necessario per la sicurezza dei marittimi.