TRIESTE – Il porto di New York e New Jersey aggiungerà una “tassa per lo sbilanciamento dei container”, per convincere i vettori marittimi a spostarli velocemente fuori dai terminal.
La tassa entrerà in vigore il 1 settembre, dopo il periodo di preavviso di 30 giorni imposto a livello federale. Il porto di New York e del New Jersey è il terzo porto più grande degli Usa e il più grande complesso portuale della costa orientale, movimentando milioni di Teu da e per l’Europa. Il provvedimento mira a contrastare la congestione in questo settore di traffico e, sia i container carichi che quelli vuoti considerati a lunga permanenza saranno soggetti a una “tassa di sbilanciamento dei container” trimestrale. I grandi volumi in import raccolti durante la pandemia hanno intasato la capacità a terra e rallentato la produttività del porto. Di conseguenza, è aumentato il numero di navi in attesa in rada. In base alla nuova tariffa, ai vettori marittimi che non spostano container vuoti fuori dal porto verranno addebitati 100 dollari per container. I nuovi criteri impongono che i volumi in export debbano essere uguali o superiori al 110% del volume di container in entrata per ogni vettore marittimo durante lo stesso periodo. Se tale benchmark non viene soddisfatto, al vettore marittimo verrà addebitata una commissione di 100 dollari per container per non aver raggiunto questo riferimento. Sia i contenitori carichi che quelli vuoti sono inclusi nel conteggio dei contenitori in import. Restano esclusi i volumi via ferrovia.
Per tentare di risolvere il problema della congestione, anche i terreni circostanti vengono utilizzati dal porto per fare spazio ai container in eccesso. Per questo è stato creato un deposito temporaneo, mentre è partita la ricerca di ulteriori aree che potrebbero essere utilizzate come spazio di stoccaggio.