TRIESTE – L’Autorità di sistema portuale ha comunicato al Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste la decadenza del Protocollo d’intesa firmato nel luglio del 2020, con il quale si riconosceva la sigla sindacale.
La sigla, pur non essendo firmataria del contratto nazionale, ha nel porto di Trieste una consistente rappresentanza ed è il primo sindacato nell’Agenzia del lavoro portuale (il soggetto ex articolo 17 della Legge sui porti).
La firma in calce alla comunicazione dell’Authority con la quale, di fatto, non si autorizza più Clpt a rappresentare i lavoratori nei tavoli sindacali, è quella del presidente, Zeno D’Agostino.
“Si premette che alcune associazioni sindacali nazionali hanno indetto uno sciopero generale di carattere nazionale, in tutti i settori, pubblici e privati, per le giornate correnti dal 15 al 20 ottobre 2021 (sciopero poi esteso dal 21 al 31 ottobre) e che, in relazione a tale sciopero, CLPT ha comunicato la propria adesione, sia per l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e le Imprese del porto di Trieste. Le modalità di comunicazione dello sciopero e le modalità di effettuazione del medesimo, come messe in atto da CLPT, risultano gravemente lesive dell’art. 49 del CCNL Porti (“Codice di autoregolamentazione degli scioperi e procedure di raffreddamento e conciliazione”)” si legge nella lettera.
In particolare, si fa riferimento agli obblighi “… a) di comunicare alle imprese portuali l’intenzione di avviare uno sciopero con un preavviso minimo di 10 giorni con l’indicazione della motivazione, della data, della durata e dell’orario di astensione dal lavoro; b) di avere riguardo, nell’effettuazione dello sciopero, alla integrità e alla sicurezza dei lavoratori, dell’utenza, degli impianti e dei mezzi nonché; c) di assicurare, mediante appositi accordi tra azienda-autorità portuale e R.S.A., la presenza del personale necessario, tra l’altro, a garantire la sicurezza degli impianti e la tutela del patrimonio aziendale”.
Per questi motivi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale rileva a carico di Clpt la violazione dell’art. 49 del CCNL Porti e il conseguente mancato rispetto del Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 27 luglio 2020. Da ciò deriva l’immediata decadenza dello stesso protocollo, considerato integralmente inefficace a partire dal 15 ottobre 2021.