TRIESTE – Si stanno incagliando nei bassifondi della politica nazionale le nomine delle Autorità di sistema portuale.
Il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda (ma lo stesso ha fatto la Commissione del Senato), infatti, chiesto la sospensione delle votazioni in attesa che dal ministero dei Trasporti arrivino tutte le proposte di nomina, comprese quelle ancora con gli iter bloccati da trattative politiche o in attesa del via libera delle Regioni.
Per quanto riguarda il Nord Adriatico, pur con situazioni profondamente diverse, restano sospese le nomine di Antonio Gurrieri, che è già stato sentito da entrambe le Commissioni ricevendo peraltro apprezzamenti bipartisan e Fulvio Lino Di Blasio, che da fine maggio risulta in prorogatio per un massimo di 45 giorni, come vuole la normativa.
Per entrambi si prospetta una nomina a Commissario finché, nel caso di Gurrieri, non arrivi quella a presidente. Per Di Blasio è probabile una sostituzione: si fa sempre più forte l’ipotesi di Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai-Interporto Quadrante Europa di Verona e dell’Unione Interporti Riuniti (UIR).
La data più probabile per muovere le acque potrebbe essere quella del 13 luglio, nel momento in cui si esaurirà la presidenza del porto di Palermo, anche se una decisione da arte del Ministero poterebbe arrivare in qualsiasi momento.
Nel frattempo, le associazioni più rappresentative del cluster marittimo nazionale – Alis, Ancip, Assiterminal, Assologistica, Confitarma, Federagenti e Uniport – hanno protestato chiedendo al più presto le nomine.
“Le Associazioni rappresentative del cluster marittimo‐portuale nazionale, nel pieno e massimo rispetto delle prerogative dei Gruppi Parlamentari e del Governo, sottolineano l’assoluta urgenza di addivenire, nel più breve tempo possibile, al perfezionamento degli atti di nomina dei nuovi presidenti delle Autorità di Sistema portuale.
La portualità italiana – recita una nota – necessita di Autorità di Sistema nella pienezza delle loro funzioni, in grado di portare a compimento le opere infrastrutturali in fase di realizzazione, di gestire le complessità di mercato e di relazioni di ciascun porto in un’ottica di sistema e di poter operare per quanto propria competenza con rinnovata capacità propulsiva e di raccordo”.