TRIESTE – «In questi giorni abbiamo finalizzato il decreto in materia di terre e rocce da scavo, da oggi online per la consultazione pubblica, con cui semplifichiamo gli oneri burocratici in capo alle imprese e facilitiamo l’utilizzo di sedimenti che derivano da scavi e lavori per la realizzazione di infrastrutture».
L’annuncio arriva dalla friulana Vannia Gava, viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica, intervenuta oggi alla conferenza nazionale Smart Ports in corso a Ferrara nell’ambito di Remtech Expo.
«Per le Autorità sarà così possibile accelerare le operazioni di dragaggio, attraverso interventi di ripascimento e consolidamento di argini e barene. Una svolta epocale. Con il collega Viceministro Rixi – ha proseguito Gava – stiamo anche completando l’iter di adozione del Piano nazionale per i dragaggi sostenibili per favorire lo sviluppo dell’accessibilità marittima, la resilienza delle infrastrutture portuali e la manutenzione di invasi e bacini idrici».
Sempre nell’ambito dello stesso evento, il viceministro ha trattato il tema dello sviluppo sostenibile dei porti, sottolineando come sia tra gli obiettivi del PNRR. «Tra gli investimenti più rilevanti c’è sicuramente quello dei porti verdi su cui abbiamo stanziato 270 milioni di euro per il contenimento energetico. Ma il ragionamento è più complessivo. Dobbiamo potenziare il “marebonus” e il “ferrobonus” per una logistica integrata. Dobbiamo riformare in maniera organica la disciplina delle autorizzazioni all’installazione di impianti offshore. Prossimo step – ha detto ancora Gava – sarà l’emanazione delle linee guida per l’individuazione delle aree idonee. Al vaglio della Commissione VIA ci sono oltre 70 progetti di eolico offshore con i quali supereremo probabilmente l’obiettivo fissato dal PNIEC di oltre 2GW di potenza entro il 2030».