TRIESTE – Sì è tenuta nei giorni scorsi a Trieste la Tavola rotonda organizzata da Spedizionieri doganali FVG e Agenzia delle dogane e dei monopoli su digitalizzazione, cybersecurity e formazione continua.
Spedizionieri doganali, doganalisti e ADM insieme, stanno dando impulso alla digitalizzazione nei porti e alle procedure doganali. Professionisti, autorità, esponenti della politica e i tantissimi ragazzi di Anasped Giovani e dell’Accademia Nautica dell’Adriatico hanno invece condiviso idee e riflessioni.
“Dalla informazione doganale alla digitalizzazione”, questo il titolo della mattinata formativa. Logistica agile, semplificazioni doganali e sicurezza: realtà o illusione ottica? Questa, invece, la domanda che aleggiava durante l’incontro, che ha messo in chiaro come tracciabilità della merce, sdoganamento in mare, dematerializzazione delle informazioni, interoperabilità fra uffici siano ormai concreti ed in continuo sviluppo. Una crescente digitalizzazione, irreversibile, frutto del lavoro di squadra fra spedizionieri doganali, software house ed autorità.
Una cooperazione che ha già portato, in ambito logistico nazionale, innovazioni come “port tracking”, “smart terminal”, “fast transfer”. Made in Trieste sono, invece, il preavviso di arrivo merce al porto e l’utilissimo corridoio fra l’Interporto e quello austriaco di Fürnitz.
Ed il fronte doganale non è da meno. «Conquiste importanti come i tracciati xml import/export e lo Sportello Unico dei Controlli Doganali (SU.DO.CO) sono i nuovi strumenti degli operatori del settore. Facilitazioni, velocità nei flussi di merci import/export, controlli doganali celeri, rapido inoltro della merce dal porto di sbarco a destino, ma sempre con un occhio vigile alla sicurezza e la platea presente all’evento ne era ben consapevole» spiegano gli Spedizionieri doganali del Friuli Venezia Giulia.
Analisi predittiva dei rischi e cybersecurity accompagnano, infatti, la logistica e la dogana a portata di click quali scudi imprescindibili contro frodi e attacchi hacker.
Non solo. Semplicità e banalità, nell’era della digitalizzazione, non fanno rima. Le informazioni doganali, siano esse vestite di carta, di bit o ricoperte dai puntini neri di un prossimo QR code, sono contenuti da trattare con attenzione. Sono dichiarazioni alle autorità, atti pubblici. «Lo sapevano bene i doganalisti ed i professionisti presenti in sala, che scelgono la formazione continua e l’apprendimento di nuovi linguaggi per accompagnare le aziende ed il nostro Paese verso il futuro».
Relatori al convegno, l’avvocato Piero Bellante, l’ingegner Laura Castellani (Direttore Organizzazione e Digital Transformation – ADM), l’ingegner Sebastiano Ferrara (Direttore Ufficio Processi, sviluppo e servizi – ADM), il professor Ivano Di Santo (Docente Cyber Security), Giacomo Morabito (Associazione Software House EUR TRADE NET ITALIA), il professor Enrico Perticone (Doganalista membro del CNSD, Docente e Professore a contratto di Merceologia Doganale). Coordinatore il Doganalista Nevio Bole (presidente Associazione degli Spedizionieri Doganali del FVG).