TRIESTE – Ad aprile 2021 la percentuale di dipendenti donna all’Autorità portuale di Trieste si attesta al 38,8%: una crescita del 140% rispetto al 2015.In occasione di Italian Port Days, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha rinnovato il proprio impegno verso il tema dell’equità di genere nel settore dei trasporti, con l’evento in streaming “Women in Trasport. La sfida è iniziata”. Il webinar si è proposto l’obiettivo di riconoscere le problematiche e trovare le possibili soluzioni al gender gap del mondo dei trasporti, prendendo come spunto le best practice messe in atto da alcune importanti aziende del sistema che hanno tra i loro vertici tre manager donne. Ospiti del workshop “Essere donna nel mondo dei trasporti di oggi”: Giuseppina Gualtieri, Presidente e AD Tper, Gabriella Ruspa, Managing Director Marketing and Business Development DHL Express (Italy) e Antonella Varbaro, Fleet Hotel Human Resources Director Costa Crociere, intervistate e accompagnate al dialogo da Eva Campi, partner di Newton Spa.
Il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino, ha aperto la conferenza proponendo una fotografia dello stato attuale della gender equity nei porti di Trieste e Monfalcone, illustrando valori numerici che evidenziano l’impegno dell’Autorità di sistema portuale per raggiungere l’equità di genere. I dati rivelano inoltre che le dipendenti donne hanno in media 40 anni, un’anzianità di servizio di 3 anni, sono impiegate di primo livello e sono in possesso di una laurea, a differenza dei colleghi uomini, che mediamente hanno 47 anni e possiedono un diploma. Ai concorsi pubblici dell’AdSPMAO tra il 2015 e il 2020 hanno partecipato il 60% di uomini e il 40% di donne. Valori che indicano la necessità di lavorare sul gender gap su due livelli: all’interno dell’Autorità in termini di cultural change, ma anche a monte del processo di assunzione, agendo su formazione, recruiting, campagne di sensibilizzazione e di informazione che spronino le donne a immaginare il proprio futuro nel mondo dei trasporti.
Una strada già tracciata con successo dalle tre donne manager presenti al workshop, le quali hanno dimostrato, attraverso il racconto della loro esperienza personale, come si possa superare l’immaginario collettivo che vede nei trasporti un universo totalmente al maschile.