TRIESTE – La nave “Galeb” il cui nome è legato al Maresciallo Tito, fa parte oggi del patrimonio della Città di Fiume che l’ha restaurata nell’ambito del progetto Fiume Capitale della Cultura 2020 tra non poche polemiche.
L’idea è quella di trasformarla in una destinazione di lusso con a bordo un punto ristoro ed una serie di stanze per gli ospiti. La città ha proceduto al necessario restauro in alcuni cantieri della zona, tra i quali il Viktor Lenac, per pubblicare ora un bando per il miglior offerente. Allo scadere del termine per la consegna delle domande, lo scorso 28 agosto, nulla era pervenuto. La gara era stata precedentemente prorogata per cui si era creata una reale aspettativa. A commentare la situazione è stato il sindaco di Fiume Marko Filipović, ancora ottimista su una felice conclusione della vicenda giunta ad un momento d’impasse, che si sostiene facilmente superabile.
La rosea previsione del sindaco si basa sull’interesse dimostrato da diversi imprenditori che però non si sono presentati al momento stabilito.
La trasformazione della nave Galeb in un museo prosegue, confidando nell’abilità di architetti, ingegneri e cantieri della zona. La parte da affittare non era ancora stata definita, ora si sa che si tratta di 995 metri quadrati dei 5.549 a disposizione. Quindi si sta procedendo a ridefinire il reale rapporto tra gli spazi e la loro destinazione d’uso. Il prezzo comunque è stato reso noto: si tratta di 11,02 euro al metro quadrato, per un totale di 10.943 euro mensili. La cauzione di partecipazione all’asta è pari a 41.036 euro.
Secondo le condizioni del bando, l’affittuario della parte commerciale del futuro museo navale dovrà allestire a proprie spese 993 metri quadrati di spazio per il futuro ristorante, terrazza e ostello, ma sarà esentato dal pagare l’affitto per i primi cinque anni di attività per poter rientrare dalle spese sostenute. Il contratto ha una durata di 10 anni. L’Autorità Portuale di Fiume s’impegna a rendere disponibili le parti in oggetto in 30 giorni. Il futuro locatario – se si dovesse materializzare – avrà tempo fino al 10 maggio 2024 per completare i lavori e ottenere tutte le abilitazioni e agibilità necessarie.