TRIESTE – Nei giorni scorsi un team ispettivo della Capitaneria di porto di Monfalcone ha posto in stato di fermo una portarinfuse.
Si tratta della Lina, battente bandiera panamense: l’unità è stata costruita nel 1998, è lunga 176 metri per 29 di larghezza con una stazza lorda di quasi 20mila tonnellate.
Le verifiche condotte a bordo e durate 11 ore, hanno portato alla luce 28 irregolarità, in ragione delle quali la nave non è stata ritenuta sicura. Tali irregolarità richiederanno una correzione prima che la nave possa riprendere il mare.
Gli ispettori hanno individuato problematiche significative e molteplici violazioni delle normative, concentrandosi in particolare sull’addestramento e la preparazione dell’equipaggio, sull’efficienza e la prontezza dei mezzi e delle attrezzature di salvataggio, nonché sugli impianti ed equipaggiamenti antincendio e antinquinamento.
In seguito alla decisione di fermo, le navi trattenute, in ottemperanza alle disposizioni stabilite dall’Accordo internazionale sui controlli per la sicurezza della navigazione, noto come Paris MoU (Memorandum of Understanding di Parigi del 1982), sono tenute a ripristinare integralmente le condizioni di sicurezza prima di poter riprendere il mare. Una volta effettuato un controllo da parte dell’Autorità di bandiera e del registro di classifica, la nave viene nuovamente ispezionata dal Nucleo Port State Control per confermare la conformità delle procedure di gestione della sicurezza a bordo alle normative internazionali e, di conseguenza, ottenere l’autorizzazione a lasciare il porto.