TRIESTE – Ancora piccole formalità burocratiche e i lavori alla costruzione del nuovo marina a Fiume (Croazia), potranno iniziare.La tempistica è stata stabilita. Le macchine entreranno in funzione a Porto Baros entro la prossima primavera per il riassetto dell’area. Questi ed altri particolari sono stati resi noti dalla Società ACI Gitone che realizzerà il Marina, durante un’intervista concessa nei giorni scorsi a Radio Fiume.
La documentazione del progetto è pronta. Il ministero delle Infrastrutture, ha chiesto alcune piccole correzioni al progetto, assicurando che il permesso di costruzione arriverà a destinazione agli inizi di febbraio. «Non è stato facile – ha detto il direttore dell’ACI Gitone, Anđelko Petrinić – approntare il progetto che si compone di 48 faldoni consistenti, con le mappe geografiche sull’avanzamento dei lavori, compresa la demolizione del capannone 41 dove sorgerà un parcheggio pubblico, delle gru e della pulizia dello specchio d’acqua che sono i primi lavori previsti».
Il progetto è molto ampio, con un investimento iniziale di 50 milioni di euro e un contratto di concessione della durata di 30 anni. L’area del marina sorgerà su una proprietà demaniale di oltre 105mila metri quadrati, che saranno concessi con un corrispettivo annuo di 80 centesimi al metro quadrato. Il valore complessivo stimato, di investimenti e ricavi, è di circa 155 milioni di euro. Il bacino si estenderà da Riva Bodoli al molo De Franceschi, cioè al cosiddetto “bunker”, diventando uno dei maggiori porti turistici dell’Adriatico e, secondo i piani dell’ACI Gitone, anche uno dei più lussuosi.
La prima fase del progetto dovrebbe essere completata prima della stagione turistica 2025, quando, secondo i piani, il porto turistico dovrebbe già essere operativo. Saranno realizzati i pontili con 226 ormeggi con le colonnine per l’elettricità e il rifornimento idrico, lo smaltimento diretto dei rifiuti comprese le acque nere e grigie. Per il completamento bisognerà attendere l’estate del 2026 quando diventeranno operative le strutture di ristorazione, commerciali e altri servizi. Così sarà possibile dare nuovi contenuti anche al Magazzino 40 che gode della tutela delle Belle Arti e che diventerà un centro servizi per tutto il Marina.