MONFALCONE – La battaglia per la banchina del porto di Monfalcone, contesa fra traffico commerciale e crociere, miete la prima vittima eccellente. Spliethoff, compagnia specializzata in merci varie e project cargo sospende la linea dal porto del Friuli Venezia Giulia al continente americano.
Lo ha detto stasera Pieter Flohil, direttore della Compagnia di navigazione, intervenuto ad un evento organizzato dal Propeller di Monfalcone. «Abbiamo recentemente perso traffico a causa del “grande elefante bianco” – ha spiegato Flohil riferendosi alle toccate estive della MSC – . Ci siamo sentiti traditi come partner. Non lasciamo il campo così facilmente, ma il nuovo assetto tra F2i e Autorità portuale non è in grado di darci risposte. Al momento le nostre navi non vengono a Monfalcone».
Rassicurazioni sono arrivate sia da F2i Holding Portuale (erano presenti il presidente Masucci e l’amministratore delegato Becce) che dall’Autorità portuale, per bocca del Segretario generale, Vittorio Torbianelli.
La difficile convivenza tra le navi bianche e il traffico commerciale è una novità di quest’anno a Monfalcone, dopo che Venezia si è vista privare di buona parte del traffico passeggeri a causa del Decreto con il quale il governo Draghi ha impedito il passaggio nel Canale della Giudecca. Parte di quel traffico è arrivato a Monfalcone, intasando le banchine nei fine settimana e procurando ritardi anche a Spliethoff, che ha deciso di andarsene, almeno momentaneamente. In realtà una soluzione si è già trovata, spostando l’ormeggio delle navi da crociera, anche se l’incombente stagione invernale ha, di fatto, differito il problema all’anno prossimo.
«A proposito di crocieristica: quando qualcuno mi prospetta un’offerta che mi dice che ci sarà la possibilità di avere il 10% del traffico di Venezia e 4000 posti di lavoro, io non ci sputo sopra» ha ribattuto il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, decisa a non lasciar perdere un’opportunità importante per lo sviluppo del porto.
Altre lamentele da parte di Spliethoff sono arrivate nei confronti dell’Articolo 17 e sulla necessità di avere a disposizione manodopera specializzata.
“F2i Holding Portuale SpA nel Porto di Monfalcone: presenza, ruolo, prospettive, relazioni con il territorio” era il titolo dell’evento organizzato proprio per presentare ciò che Compagnia portuale e MarterNeri hanno intenzione di fare per rilanciare lo scalo.
«Entro novembre il problema sarà risolto con lo spostamento delle grandi navi in radice al molo. Qui avete sempre avuto un servizio produttivo, poi c’è stato il drenaggio dell’ex art. 17 a favore delle navi da crociera – ha risposto l’executive director di F2i a Monfalcone, Giancarlo Russo – ma stiamo discutendo anche di questo. Tutti vogliamo sviluppare il porto di Monfalcone».
«Le crociere non sono una minaccia, dobbiamo cogliere la sfida e farla diventare un’opportunità – ha spiegato con calma Alessandro Becce, ad di F2i HP – aumentando l’efficienza e riducendo il tempo in banchina delle navi. Ciò significa trovare un accordo con le parti sociali per chiedere flessibilità, ma anche fare investimenti».
«Creeremo le condizioni perché Spliethof possa restare» ha confermato il presidente di F2i HP, Umberto Masucci, ieri presente nella doppia veste anche di presidente nazionale dei Propeller Club.
«L’idea che si possano tenere assieme crociere e traffici commerciali è una sfida. MSC continuerà a scalare Monfalcone ma ci saranno cambiamenti, con lo spostamento in radice del Molo. Stiamo lavorando a diversi cantieri» ha spiegato il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli, chiamato in causa dal direttore Pieter Flohil.