TRIESTE – Autorità di sistema portuale, Capitaneria e Agenti marittimi hanno firmato un accordo per ridurre l’impatto delle emissioni in atmosfera da parte delle navi nei porti di Trieste e Monfalcone.
Ispirato ad un modello già attivo nei porti di Genova, Savona e La Spezia, il “Trieste & Monfalcone Blue Agreement” entrerà in vigore nelle prossime settimane. L’accordo prevede che, su base volontaria, le navi (da crociera e Ro-Ro) già in fase di avvicinamento ai porti e all’ormeggio, utilizzino un combustibile a basso tenore di zolfo, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria nell’ambito urbano.
«Questo è un accordo importante che vede una condivisione di intenti tra i soggetti dell’Amministrazione pubblica e i soggetti rappresentativi della componente armatoriale. Il fatto che abbia riscontrato una convinta adesione dimostra come tutta la comunità portuale sia sensibile ai temi ambientali dando il proprio spontaneo contributo per una serena convivenza fra porto e città» ha commentato Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale. Il presidente ha poi ricordato l’ormai inscindibile binomio tra crescita e sostenibilità: a Trieste e Monfalcone saranno elettrificate tutte le banchine e sarà ulteriormente potenziata la ferrovia.
«Le aree antropizzate prossime alle infrastrutture portuali vanno tutte tutelate per la salute di abitanti ed addetti ai lavori» ha evidenziato l’ammiraglio Vincenzo Vitale, direttore marittimo del Friuli Venezia Giulia e comandante del porto di Trieste. “Sostituire volontariamente il combustibile più pesante con il Marine Gasoil al più basso contenuto di zolfo (NOx) a 4 miglia dalla costa sia di Trieste che di Monfalcone, anziché farlo in porto come la legge internazionale oggi stabilisce, è un’azione lungimirante da parte dell’industria marittima».