TRIESTE – Accanto ai risultati record nel traffico di container e automobili, il porto di Capodistria ha raggiunto traguardi storici anche per merci varie e rinfuse.
Nel totale di 23,2 milioni di tonnellate (il 12% in più rispetto al 2021), il general cargo ha superato il milioni di tonnellate (+ 22% rispetto al 2021), con statistiche separate per legno e merci refrigerate. L’aumento dei prodotti siderurgici, soprattutto in import, è stato influenzato dalla produzione dell’industria automobilistica, dell’industria degli elettrodomestici e dei materiali da costruzione.
Cresciuto anche l’import di attrezzature minerarie, risulta stabile quello legato alle turbine eoliche, mentre sono stati acquisiti nuovi traffici per la gomma, utilizzata anche nell’industria automobilistica. Quest’ultima tipologia di merce è stata trasferita dai container alle navi convenzionali con casse speciali, spedite poi via treno e via gomma.
Il risultato storico delle rinfuse è legato all’aumento del traffico di semi di soia, importati principalmente dai Paesi sudamericani, e di sale per uso stradale. In crescita le movimentazioni di alluminio. In totale 1,82 milioni di tonnellate (+1% rispetto al 2021 e record rispetto al periodo per-pandemia)
Proprio la pandemai era stata la causa – considerato il calo dei voli – del calo delle rinfuse liquide, nel 2022 tornate a 1,34 milioni di tonnellate (+59% rispetto al 2021).
Il tutto grazie al gasolio e al carburante aeronautico.
«Gli ottimi risultati commerciali dello scorso anno sui nostri gruppi di prodotti strategici, container e auto, sono stati seguiti da risultati eccezionali sulla maggior parte dei rimanenti terminal specializzati. Tutto ciò dimostra che abbiamo risposto in tempo nei momenti chiave e ci siamo adattati con successo alle condizioni dei mercati logistici globali. Come molti altri porti europei, l’anno scorso abbiamo dovuto affrontare molte sfide, ma siamo stati in grado di farne buon uso e siamo persino riusciti a reindirizzare in modo permanente alcuni flussi di merci dal Nord verso l’Adriatico» ha commentato Boštjan Napast, presidente del consiglio di amministrazione di Luka Koper.