TRIESTE – Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS) h riattivato il collegamento diretto delle stazioni di Servola e Aquilinia alla rete nazionale e internazionale.Si tratta di un’importante novità, annunciata da una nota di Rfi, per il porto di Trieste e in particolare per alcune aree in attesa di sviluppo.
Il riferimento è all’attuale Piattaforma logistica gestita dai tedeschi di HHLA, ma anche al futuro Molo VIII, entrambi bisognosi di uno svincolo ferroviario dedicato. A questo proposito, con il recente via libera del Ministro alle Infrastrutture a alle mobilità sostenibili, l’area riceverà un finanziamento da 180 milioni di euro, in gran parte utilizzabile proprio per la realizzazione del nuovo parco ferroviario.
Il collegamento inaugurato oggi alle linee verso Venezia e Tarvisio, consentirà di muovere treni senza passare per la Stazione di Campo Marzio, anch’essa oggetto di rinnovo del layout con gli ultimi 32 milioni di euro messi a disposizione dallo stesso Ministero. Dismessi negli anni Novanta, i due scali sono stati riconnessi tramite una bretella ferroviaria di circa un chilometro, fra l’ex Bivio San Giacomo e l’ex Bivio Cantieri. In pratica i treni in partenza da Servola potranno immettersi direttamente sulla linea di Cintura di Trieste (sotterranea), senza manovre intermedie.
Della novità potranno giovarsi anche il terminal che sarà realizzato da una società controllata dallo Stato ungherese (Adria Port), nell’area dell’ex raffineria Aquila, i magazzini in regime di Porto Franco di FreeEste (situati a breve distanza dalla stazione di Aqulinia), ma anche lo stabilimento della Barilla (ex Pasta Zara) nella valle delle Noghere nel Comune di Muggia. Quest’ultimo non ha ancora messo a regime la produzione, ma già dispone di una linea ferroviaria attigua all’insediamento.
Gli interventi, eseguiti nell’arco di due anni circa, hanno riguardato l’adeguamento e il potenziamento dei settori armamento, opere civili, trazione elettrica, impianti di sicurezza, segnalamento e telecomunicazioni. Circa 11mila le ore/uomo impiegate fra personale di RFI e ditte appaltate, con un investimento complessivo 7,5 milioni di euro.
I piazzali di Aquilinia e Servola, attivati tra gli anni Trenta e Sessanta del secolo scorso per consentire lo sviluppo industriale dell’area giuliana, assumono oggi una nuova funzionalità al servizio del Porto. Un altro tassello si aggiunge così al riassetto complessivo della stazione di Trieste Campo Marzio, che al termine degli interventi previsti (investimento 112 milioni di euro), che comprenderanno anche l’attivazione del modulo merci da 750 metri, continuerà a essere, con le attuali stime di crescita, il primo scalo merci italiano per numero di treni.