TRIESTE – Il neopresidente di Luka Koper, Boštjan Napast, annuncia l’arrivo di nuovo equipment per rilanciare lo scalo. Il ministro croato Butković, invece, propone che gli scali di Fiume e Capodistria trovino il modo di cooperare.
L’occasione per entrambi gli annunci è stata fornita dalla visita, nei giorni scorsi al porto di Capodistria, del ministro sloveno alle Infrastrutture, Jernej Vrtovec, del ministro croato agli Affari marittimi, trasporti e infrastrutture, Oleg Butković, e del presidente dell’Autorità portuale di Fiume, Denis Vukorepa.
«Sono in arrivo due nuove gru super post-Panamax. Nel prossimo mese apriremo anche ulteriori aree di accatastamento dei container, e abbiamo già assicurato ulteriori aree di stoccaggio. Nel complesso, abbiamo aumentato la nostra capacità di circa il quindici per cento. Allo stesso tempo, siamo in procinto di acquisire nuove attrezzature che accelereranno ulteriormente le operazioni». Così Napast ha ribadito le intenzioni di Luka Koper circa il ruolo dello scalo nel Nord Adriatico dopo gli annunci di numerosi investimenti nel corso degli ultimi mesi.
«Sono lieto che siamo riusciti a incontrarci e sono impressionato da tutto quello che ho visto al Porto di Capodistria. Le mie sincere congratulazioni. Sappiamo tutti che siete il porto leader in questa parte del Nord Adriatico, che avete un concetto di governance intelligente che è stato attentamente sviluppato fin dall’inizio, e che il porto è a maggioranza statale. Siamo ancora in fase di sviluppo e stiamo lottando, ma dovremo unire le forze – ha proposto il ministro croato Oleg Butković – e fare del nostro meglio per adattarci alle nuove condizioni nel mondo e nella nostra parte d’Europa».
Una proposta nel solco della leadership nel Nord Adriatico che per ora resta saldamente in mano a Trieste se si analizzano tonnellate di merce e sistema logistico correlato allo scalo, ma che vede Capodistria in netto vantaggio sul numero di Teu movimentati e sulle prospettive di crescita nel settore container.
Il ministro sloveno Vrtovec ha sottolineato la necessità di migliorare al più presto il collegamento con l’entroterra, con riferimento ad uno dei punti deboli dello scalo sloveno, ancora limitato nelle strutture ferroviarie, se si considerano il tasso di crescita e le prospettive future. «Siamo limitati per quanto riguarda l’espansione del porto di Capodistria, anche se nell’ultimo anno abbiamo aumentato l’area di concessione di altri 18 ettari. Sono convinto che la costruzione della seconda linea ferroviaria accelererà i lavori e libererà i terminal» ha detto Vrtovec in occasione .