TRIESTE – Trieste marine terminal ha movimentato il 20,3% di Teu in meno nei primi tre mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il calo dei container movimentati al Molo VII nel solo mese di marzo è stato del -22%, anche se va ricordato che nel marzo del 2023 era stato stabilito il record di sempre per lo scalo del Friuli Venezia Giulia.
Non si ferma quindi il trend negativo per il traffico di merce in container al porto di Trieste, fermo a 148mila Teu nel primi tre mesi dell’anno, soprattutto a causa delle difficoltà in Mar Rosso e dei dei conseguenti cambiamenti di rotta di una parte delle navi in arrivo dal Far Est.
I prossimi mesi saranno dunque cruciali per capire se si tratterà di un’annata da archiviare in negativo, oppure se i “recuperi” di alcune navi potranno riequilibrare la situazione.
Si confermano, al momento, le preoccupazioni espresse a fine 2023 dal presidente dell’Autorità di sistema portuale, Zeno D’Agostino, che aveva attirato l’attenzione sul rischio (proprio a causa degli attacchi Houthi nello stretto di Bal el Mandeb) di poter avere un porto senza navi per almeno tre settimane.
«Le notizie non sono buone, dalla fine dell’anno al 17-18 di gennaio non avremo navi in porto. Le navi partite (dal Far East, ndr) faranno un giro diverso – aveva detto D’Agostino – e quindi arriveranno con qualche giorno di ritardo. Non sarà quindi un inizi d’anno buono. Si tratta di un problema per tutti i porti nazionali, ci stiamo scrivendo tra presidenti, stiamo scrivendo al Ministero, sto scrivendo anche a Bruxelles per spiegare ciò che sta accadendo nel Mediterraneo».