TRIESTE – Nella riunione di oggi, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) ha dato il via al finanziamento di 206,8 milioni di euro per la Fase 1 del Molo VIII al porto di Trieste.
La struttura è destinata a diventare il nuovo terminal container dello scalo, gestito dalla controllata italiana di HHLA (Hamburger Hafen und Logistik).
“Via libera al Cipess per la realizzazione della Fase 1 del Molo VIII nel Porto di Trieste con l’assegnazione di 206 milioni di euro dal Fondo per le infrastrutture portuali. Grazie alla sua integrazione con la ferrovia, il Molo VIII aumenterà la capacità di movimentazione delle merci e favorirà lo sviluppo del porto di Trieste, contribuendo a un miglioramento economico e ambientale del territorio rinforzando il ruolo dell’Italia come area portuale di interesse europeo”. Questa la nota rilasciata dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi.
Ad aprile, la Conferenza Stato-Regioni aveva approvato lo schema di decreto per finanziare le opere, con il contributo pubblico di 206,8 milioni di euro.
Il decreto interministeriale riguardava l’assegnazione delle risorse del Fondo per le infrastrutture portuali, per attivare un partenariato pubblico-privato che ha per oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva, nonché la realizzazione e la manutenzione delle opere di grande infrastrutturazione nell’ambito del progetto Porto di Trieste – Molo VIII. L’investimento complessivo è di 315.850.278,69 euro. Di questi, 109 milioni di euro saranno a carico del soggetto privato proponente, mentre la cifra restante di 206.850.278 euro arriverà dal suddetto Fondo (come da rifinanziamento ex articolo 1, comma 292, legge del 30 dicembre 2023, n. 213).
I fondi a disposizione saranno gestiti dall’Autorità portuale che dovrà andare in gara per l’assegnazione del bando di project financing. Bando al quale, oltre ad HHLA potrebbero partecipare altri pretendenti, oppure una cordata assieme alla stessa HHLA. La società madre di Amburgo, che a Trieste gestisce la Piattaforma logistica con HHLA Plt Italy, appare decisamente favorita, perché titolare della concessione di tutta l’area adiacente il futuro Molo VIII.
«Sono momenti importanti, non nego di essermi emozionato oggi durante la riunione del Cipess quando il viceministro Rixi, che va ringraziato, ha chiuso i punti del progetto, dando così riconoscimento al Mare Adriatico orientale come area strategica nella portualità, non solo italiana ma europea. Il modello Trieste, disegnato in modo importante da Zeno D’Agostino, continua ad essere un esempio» ha commentato il Commissario dell’Authority di Trieste, Vittorio Torbianelli.
Torbianelli ha citato l’integrazione delle strutture portuali con il sistema ferroviario, ma anche l’interazione “interistituzionale” che sul territorio sostiene gli investimenti privati.
«Sono percorsi che ci riconoscono come un contesto capace di portare avanti i progetti, perché altrimenti non ce ne approverebbero altri dopo tutti i finanziamenti già arrivati. Bisogna anche riconoscere merito a chi aveva visto giusto nell’impostare il nuovo Piano regolatore, senza il quale il Molo VIII non potrebbe essere realizzato e ovviamente Zeno D’Agostino, che ha fatto tutto ciò che era possibile per promuovere il progetto. Ora speriamo che questa proposta coraggiosa e rivolta al futuro – ha concluso Torbianelli – possa completarsi il prima possibile, anche se l’iter da affrontare sarà piuttosto articolato. L’Autorità portuale c’è e va ricordato che sta portando avanti già tanti progetti. Per questo mi sento di ringraziare tutto il personale, che sta lavorando in maniera importante e con straordinaria capacità».