TRIESTE – Torna in positivo, nei primi 10 mesi del 2021, il dato dei volumi totali del Porto di Trieste: 45.596.880 tonnellate, +0,42% rispetto allo stesso periodo del 2020.
I dati resi noti dall’Autorità portuale sono trainati dal segmento Ro-Ro con un +28,89% (250.971 unità transitate) e un trend positivo per i settori merci varie (+8,70%) e rinfuse solide (+4,28%).
Decisamente positiva la performance del traffico ferroviario: tra gennaio e ottobre 2021, lo scalo ha movimentato 7.754 treni (+16,08%), operando quasi 1100 treni in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Risultato trainato principalmente dal terminal container del Molo VII; in crescita però anche Siderurgica Triestina e la movimentazione ferroviaria alla Piattaforma Logistica.
Sul risultato generale di gennaio-ottobre pesano le rinfuse liquide, ancora in calo (-3,07%) con 30.792.738 di tonnellate movimentate. La flessione del comparto, però, stando alle previsioni, sarà riassorbita completamente entro fino anno, tanto che il singolo mese di ottobre presenta un dato di crescita significativa: +12,09%.
Più articolato il capitolo container, dove il decremento è minimo (-0,89%), con 632.485 Teu movimentati. Il calo è imputabile al numero di Teu vuoti (-4,15%), a fronte del sostanziale invariato per quelli pieni (+0,03%). Aumenta il traffico gateway diretto (+12,70%), mentre cala in modo consistente il transhipment (-23,22%). Fa eccezione il traffico container della linea Ro-Ro da/per la Turchia; +30,59% a quota 86.314 Teu.
Continua la ripresa dello scalo di Monfalcone con 2.832.296 di tonnellate movimentate (+15,12%) nei primi 10 mesi del 2021. Crescono in maniera importante le rinfuse solide (2.136.788 di tonnellate, +27,69%). Ampiamente in rialzo la sottocategoria prodotti metallurgici (+32,44%), minerali a +2,14% e contenitori a +97,38% con 1.056 Teu movimentati.
Con 695.508 tonnellate, flessione per le merci varie (-11,61%), riconducibile al trend negativo della sottocategoria “altre merci varie” e in particolare della cellulosa (-13,49%). Continua il calo congiunturale sul comparto dei veicoli commerciali (-14,14%) con 58.319 unità transitate, dovuto alla crisi della produzione mondiale di semiconduttori che sta colpendo il mercato mondiale dell’auto. Miglioramento costante per il traffico ferroviario: 1.086 i treni operati a Portorosega hanno avuto un incremento del +15,65%.
Il porto di Trieste esce da un mese di problematiche legate a scioperi e proteste che rischiavano di incidere pesantemente sui traffici. Ipotesi che non si è verificata. Da qui il commento del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino. «Con tutto quello che i manifestanti, accorsi soprattutto da fuori Trieste, volevano causare per disturbare una primaria attività economica, i dati di traffici avrebbero dovuto essere disastrosi, ma i numeri parlano diversamente. La solidità del porto ha consentito di archiviare una grave situazione, tanto che non si può parlare di crisi del nostro scalo, ma di crisi di immagine di un’intera città che – non ho dubbi – uscirà da questo momento più forte di prima. Grazie ai tantissimi lavoratori, in banchina e non, che in silenzio hanno continuato a lavorare per le loro famiglie e per il benessere collettivo, a prescindere dalle loro convinzioni personali, abbiamo retto l’urto. Ringrazio anche i triestini che con orgoglio riconoscono il porto come motore dell’economia. Quanto a noi, siamo aperti al dialogo, nel rispetto delle regole vigenti, con tutti quelli che hanno a cuore il futuro del primo scalo d’Italia».