TRIESTE – L’Autorità di sistema portuale dei porti di Trieste e Monfalcone ha deciso di raddoppiare le tasse portuali.
Il decreto firmato dal presidente D’Agostino è già entrato in vigore ieri e, naturalmente, differenzia le varie tipologie merceologiche. L’aumento però, può essere mediamente stimato attorno al 100%.
“A parziale copertura degli oneri gravanti sull’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Porti di Trieste e Monfalcone per i costi effettivi e attuali di funzionamento, amministrazione, manutenzione e sviluppo delle infrastrutture portuali del Porto di Trieste è previsto – ai sensi dell’art. 22, comma 2 del D.L. 69/2013 convertito in L. 98/2013 – l’incremento, nella misura massima, della tassa erariale (art. 8 DI 339/1989) e della tassa portuale (art. 9 DI 339/1989) sulle merci sbarcate/imbarcate per le categorie merceologiche diverse da olii minerali e loro derivati riepilogate nella Tabella B (Punti Franchi del Porto di Trieste) come riportate nell’Avviso Tasse e Diritti Marittimi – Aliquote anno 2024 – pubblicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli” recita il decreto. Il nuovo ammontare complessivo è illustrato in una tabella allegata.
La decisione è stata presa per far fronte alle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle parti comuni dei due scali, poiché la “situazione economico-finanziaria dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha evidenziato, negli ultimi esercizi, a causa degli sviluppi dell’attualità, una contrazione delle entrate di parte corrente a fronte di un incremento delle uscite di parte corrente, correlate anche alle notorie dinamiche inflattive che hanno inciso sul costo dei servizi da rendere all’utenza portuale e delle manutenzioni delle aree comuni nei porti di competenza dell’AdSP M.A.O”.
Del resto, lo stesso decreto sottolinea come “le aliquote attualmente previste per il porto franco di Trieste relativamente alle restanti categorie merceologiche risultano essere inferiori a quelle praticate sul resto del territorio nazionale, con conseguente limitazione della capacità di spesa dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale finalizzata al perseguimento delle proprie finalità istituzionali”
La maggiorazione delle aliquote per tasse portuali ed erariali riscosse nei Punti Franchi del Porto Franco di Trieste, tuttavia, consente di conservare una tariffa agevolata rispetto agli importi percepiti presso gli altri porti.