MONFALCONE – I dati di traffico resi noti dall’Autorità portuale descrivono un porto di Monfalcone in buona salute e con ottime prospettive. Primo segnale di un futuro più roseo, all’indomani dell’annuncio per le nuove concessioni, il ritorno in pianta stabile di Spliethoff, compagnia specializzata in merci varie e project cargo, che aveva lasciato lo scalo in polemica con la gestione del traffico passeggeri. La condivisione della banchina, infatti, non aveva convinto gli operatori commerciali, mentre l’amministrazione comunale non aveva lasciato dubbi riguardo le scelte da fare: «A proposito di crocieristica: quando qualcuno mi prospetta un’offerta che mi dice che ci sarà la possibilità di avere il 10% del traffico di Venezia e 4000 posti di lavoro, io non ci sputo sopra» aveva detto lo scorso settembre il sindaco Anna Maria Cisint. Spliethoff era stata la prima vittima eccellente della guerra in banchina. «Abbiamo recentemente perso traffico a causa del “grande elefante bianco” – aveva detto Pieter Flohil, direttore della Compagnia di navigazione riferendosi alle toccate estive della MSC – . Ci siamo sentiti traditi come partner. Non lasciamo il campo così facilmente, ma il nuovo assetto tra F2i e Autorità portuale non è in grado di darci risposte. Al momento le nostre navi non vengono a Monfalcone».
Ora la compagnia è decisa a fare ritorno anche perché le promesse dell’Authority sono state piuttosto precise: le navi da crociera verranno ormeggiate agli approdi 1 e 2 affiancando un pontone.
«Spliethoff torna a scalare Monfalcone – conferma Giancarlo Russo, ceo FHP a Monfalcone (F2i Holding Portuale) – ma è stato il frutto di un lungo lavoro. Il nuovo assetto del porto di Monfalcone (annunciato ieri dall’Autorità di sistema portuale, ndr) è un ottimo risultato. Ora è fondamentale razionalizzare il traffico, soprattutto quello crocieristico, ma non ho motivo di dubitare che sarà fatto ciò che l’Authority ha promesso».
Russo, una volta cessato l’affitto di ramo d’azienda per MarterNeri e portata a compimento nei prossimi mesi la “fusione” con Compagnia portuale di Monfalcone (CPM) avrà in mano un soggetto unico che sarà titolare delle nuove concessioni. Le due realtà hanno già avviato sinergie in attesa della formalizzazione di quanto già deciso da tempo. Nel frattempo anche CPM cresce con un +15,4% di volumi nel 2021 rispetto all’anno precedente e più di 2,5 milioni di tonnellate di merce trattata, segnalando un lieve incremento anche per i project cargo.