TRIESTE – Gli Spedizionieri doganali e i doganalisti accettano la sfida della digitalizzazione e ne parlano a convegno.
“Lo Spedizioniere Doganale – Digitalizzazione e Difesa Cyber nella logistica delle merci”. Questo il titolo dell’incontro formativo organizzato nei giorni scorsi a Trieste
dall’Associazione e dal Consiglio Territoriale degli Spedizionieri Doganali del FVG.
Digitalizzazione, novità da temere o cambiamento da inseguire? È stata questa la domanda che aleggiava durante il convengo, ha messo in chiaro come spesso il termine “digitalizzazione” venga utilizzato in maniera impropria per designare un archivio informatico di documenti cartacei. Invece, sostengono gli Spedizionieri, la parola descrive una rivoluzione. Si tratta, infatti, un nuovo modo di agire, di operare, di pensare. “Significa prescindere dal documento cartaceo, sia esso stampato o archiviato in pdf, e virare verso una veste più fluida e snella per dati ed informazioni”. Una rivoluzione capillare che accompagna la quotidianità dei professionisti del settore. Innovazioni che in ambito logistico/portuale prendono il nome di “Smart Terminal”, “Port Tracking”, “I-Rail”, “Sudoco”, e che nel mondo doganale sono conosciute come “nuovi tracciati”.
Il concetto ribadito è stato quello di un nuovo linguaggio che dilaga e si impone, oltrepassando i confini degli uffici di informatici e programmatori, e che comporta tanto l’esigenza di imparare a destreggiarsi in un mondo sempre più da linguaggio informatico quanto quella di elaborare nuovi strumenti di difesa, per l’appunto cyber, in grado di sopperire alla mancanza di quel foglio di carta, definito “rassicurante con i suoi timbri e le sue firme, ma così fuori luogo in una realtà decisamente last minute”. Queste esigenze risultano ben note agli spedizionieri doganali che quotidianamente gestiscono dati per i clienti che rappresentano, ai quali prestano consulenze e verso i quali sono responsabili, anche da un punto di vista civilistico, sia della buona esecuzione del proprio incarico sia della corretta custodia delle informazioni sensibili che analizzano.
Spedizionieri doganali che – è stato detto – non si sottraggono alla novità, ma che scelgono di “prepararsi, di inseguire il cambiamento, di imparare a vestire di nuovo i contenuti con i quali da sempre lavorano”. Ma anche doganalisti che, consapevoli del loro ruolo dai contorni così sfumati, così dipendente da una realtà in costante evoluzione, creano sinergie con altri professionisti, autorità, colleghi doganalisti esperti, giovani studenti.
Relatori del convegno, Laura Castellani (ADM Direttore Organizzazione e Digital Transformation), Ivano Di Santo (ADSP Mare Adriatico Orientale Resp. Area Porto Digitale e professore di Cyber Security all’Accademia Nautica dell’Adriatico), l’avvocato Piero Bellante e il presidente del CNSD Enrico Perticone.