TRIESTE – Ripresa dei principali indicatori di performance nel primo semestre 2023 di Fincantieri: ricavi a 3,66 miliardi di euro (+4,5% rispetto ai primi sei mesi del 2022) e risultato negativo per 22 milioni (erano stati 234 nel primo semestre 2022).
Il Consiglio di amministrazione, presieduto da Claudio Graziano, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023.
In miglioramento anche l’EBITDA, a 185 milioni (90 milioni nel2022), nonostante la Posizione finanziaria netta negativa per 2,8 miliardi, con 4 navi da crociera in consegna nella seconda parte dell’anno.
Sono state invece 11 le navi consegnate nel primo semestre dagli otto stabilimenti del Gruppo e sono 88 quelle complessivamente in portafoglio.
Gli ordini acquisiti di 2,1 miliardi contro gli 1,5 miliardi nel primo semestre 2022, sono dovuti anche ad un forte contributo del settore Offshore Wind.
«Il primo semestre 2023 ha confermato la ripresa dei principali indicatori di performance. Grazie alla progressione dei volumi produttivi, i ricavi hanno registrato un aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022 e gli ordini acquisiti hanno toccato quota 2,1 miliardi, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, con entrambi i dati sostenuti dall’Offshore, in linea con la strategia di rilancio del Gruppo nella costruzione di navi specializzate per il settore eolico offshore. EBITDA ed EBITDA margin sono sostanzialmente raddoppiati, consolidando i positivi risultati già registrati del primo trimestre – ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri – e le aspettative di accelerazione delineate dal nuovo Piano Industriale. Le iniziative in corso mirate ad incrementare l’efficienza operativa e il governo dei costi, continuano a contribuire al miglioramento della marginalità delle commesse e per il resto dell’anno proseguiremo i principali macro-progetti strategici in corso, in particolare quelli legati alla modernizzazione dei nostri siti produttivi e il lancio di nuovi prodotti technology driven».