TRIESTE – Trieste e Monfalcone sono tra i migliori dieci porti nella classifica italiana stilata per traffico passeggeri. La fonte ufficiale è l’Italian Cruise Watch 2021, strumento realizzato dalla rete Risposte Turismo, presentato in anteprima a pochi giorni dall’Italian Cruise Day, in programma il 29 ottobre prossimo in Liguria.
Il report italiano sullo stato del traffico delle crociere vede la regione Friuli Venezia Giulia in quinta posizione dietro a Liguria, Lazio, Sicilia e Puglia. Sono 240mila i passeggeri giunti sulle coste del territorio in quest’anno di ripartenza a seguito dell’esplosione della pandemia da Covid 19 e, quindi, anche dell’inevitabile tracollo verificatosi per tutto il settore l’anno passato. Nell’intera penisola si registra, invece, sempre secondo l’Italian Cruise Watch, un complessivo aumento del 325% di visitatori trasportati grazie alle crociere fino al termine del 2021: il numero totale di passeggeri è di 2,7 milioni.
Più in particolare Trieste, il capoluogo regionale, si piazza col suo porto al settimo posto generale tra gli scali italiani contando 140mila arrivi, mentre subito dietro c’è la vicina Monfalcone, in ottava posizione, che raccoglie 100mila passeggeri. Per Portorosega si allargano ora anche le prospettive per il futuro, considerato l’ingresso di diritto tra i primi dieci porti per le navi da crociera.
L’intero settore crocieristico dimostra di essere oggi in netta ripresa in tutto il Paese: anche le toccate nave segnano un incremento del 293% rispetto al 2020. Gli investimenti previsti tra 2022 e 2024, per un totale di 821 milioni di euro, rappresentano il triplo del valore in confronto all’ultimo triennio per tutti i porti italiani. Ora un’attenzione particolare sarà riservata anche ai nuovi terminal crociere di Bari, Porto Empedocle, Palermo, Messina e Trapani.
Nel corso del week end, intanto, Monfalcone ha ospitato anche la seconda nave Costa che doveva toccare Trieste. I rischi presentati dalle annunciate manifestazioni contro l’obbligo di Green pass hanno convinto la compagnia a spostare lo scalo. Costa era presente a Monfalcone assieme alle navi di MSC, che già da luglio hanno scelto lo scalo del Friuli Venezia Giulia al posto di quello di Venezia, bloccato per il decreto sulle grandi navi. Lo scalo è stato messo sotto pressione anche per l’enorme numero di tamponi da eseguire in due giorni per i passeggeri da imbarcare. Proprio per venire incontro a quest’esigenza, un hub medico è stato allestito al vicino aeroporto di Ronchi dei Legionari.