VENEZIA – Dopo aver accolto, lo scorso 12 settembre, la prima crociera su Venezia approdata a Marghera attraverso la bocca di porto di Malamocco e il canale dei Petroli, Vecon, una delle società che gestiscono i terminal container nel porto di Venezia, conferma la propria disponibilità a contribuire a risolvere il problema delle crociere in Laguna.
Vecon è cioè disponibile a mettere a disposizione, dalla prossima primavera, alcune delle proprie banchine in terraferma per la stagione 2022 delle navi bianche in Laguna con stazza maggiore, non in grado di essere ricevute nello scalo di Fusina. La soluzione temporanea è resa necessaria dall’entrata in vigore del decreto legge 103, che vieta il passaggio delle grandi navi attraverso la bocca del Lido e poi in bacino San Marco e canale della Giudecca per raggiungere la Stazione Marittima.
Le modalità operative di un eventuale utilizzo del terminal di Vecon, fanno il punto dalla società, sono tuttora in fase di discussione nel tavolo di confronto avviato con l’Autorità portuale. La trattativa è aperta sotto tutti gli aspetti: dalla quantificazione del numero di accosti richiesti dalle compagnie di crociera fino alla durata, annuale o pluriennale, dell’accordo.
Sul tema, nei giorni scorsi, Galliano Di Marco, direttore generale di Vtp (la società che gestisce lo scalo crocieristico lagunare), aveva inviato a compagnie di navigazione e agenzie raccomandatarie marittime una lettera relativa alle richieste di prenotazione ormeggio per la stagione 2022 ricevute. Nella missiva, Di Marco sottolinea come al momento non ci siano certezze né sul numero degli accosti messi a disposizione delle navi da crociera nel breve-medio termine, né sulle condizioni di utilizzo.
In tal senso, Vtp ha espressamente richiesto di consentire l’utilizzo degli approdi tutti i giorni dell’anno e non solo quando non sia presente traffico commerciale. Gli ormeggi a disposizione, ammette Di Marco, non saranno comunque superiori alle due o tre unità e, prevalentemente, nelle sole giornate di sabato e domenica. Le compagnie sono state infine invitate a confermare i programmi 2022 su Venezia entro il 30 novembre prossimo.
Sul fronte Vecon, intanto, si registra la chiusura dell’iter decennale per l’integrazione della concessione dell’area “Ex Cipi-Sartori”, iniziata con formula provvisoria nel 2011, all’interno della concessione principale della società. Si tratta di un’area pari a circa un quarto della superficie complessiva utilizzata dal terminal. Nell’occasione, è stato riconosciuto anche il diritto di abbattimento del canone, con storno parziale, degli investimenti sostenuti da Vecon per l’occupazione e l’uso del compendio.