TRIESTE – Saranno almeno 15 i nuovi porti che, tra il 2024 e il 2026, saranno aggiunti a quelli esistenti per l’utilizzo, da parte di Msc Crociere, delle reti elettriche di banchina.
Il nuovo piano del cosiddetto “cold ironing” comprende almeno cinque porti italiani, Barcellona e Valencia in Spagna, Stavanger e Norfjordied in Norvegia, Miami negli Stati Uniti, Copenhagen in Danimarca, Marsiglia in Francia; Rotterdam nei Paesi Bassi, La Valletta a Malta e Stoccolma in Svezia.
La capacità di ricevere alimentazione elettrica da terra è uno standard su tutte le nuove navi di MSC Crociere dal 2017 e ormai il 67% della unità è dotata di questa tecnologia. Altre navi saranno adattate, a mano a mano che i porti compresi negli itinerari delle crociere renderanno disponibile l’alimentazione in banchina.
Tra i porti italiani, quello di Trieste – dove MSC è presente nella gestione della Stazione Marittima – ha già iniziato l’iter per l’alimentazione elettrica delle banchine. I lavori sono finanziati nell’ambito del Fondo complementare al Pnrr e dedicato agli scali italiani.
«L’energia da terra è un fattore importante nel nostro viaggio verso operazioni a zero emissioni di gas serra. Tutte le nostre nuove costruzioni dal 2017 sono dotate della capacità di collegarsi alle reti elettriche locali e stiamo implementando i retrofit sulle altre navi della nostra flotta. Il nostro piano energetico dimostra attivamente la nostra ambizione e il nostro pieno impegno a ridurre le emissioni delle nostre navi, anche mentre sono nei porti. Abbiamo investito molto in sistemi ibridi di depurazione dei gas di scarico – ha detto Linden Coppell, VP Sustainability & ESG, MSC Cruises – per ridurre sostanzialmente le emissioni localizzate e ora abbiamo bisogno che il numero maggiore possibile di porti in Europa introducano l’alimentazione da terra, il più rapidamente possibile».
L’ultima nave ammiraglia di MSC Crociere, MSC Euribia, è stata recentemente presentata con un tratto navigato dalla Francia alla Danimarca, come dimostrazione del potenziale per raggiungere zero emissioni nette mediante l’utilizzo di bio-GNL.