TRIESTE – Rete Ferroviaria Italiana (capofila Polo Infrastrutture del Gruppo FS), ha bandito la gara, del valore di circa 7 milioni di euro, per l’installazione di tecnologie per il porto di Trieste.
Si tratta, in particolare di segnalamento, sistemi di illuminazione e telecomunicazioni, dei fasci di binari di Servola e Aquilinia, aree retroportuali fondamentali per la rete di collegamento dello scalo del Friuli Venezia Giulia.
Procedono quindi, le attività di ripristino dei due impianti nell’ambito del potenziamento del Nodo di Trieste Campo Marzio. Si tratta dell’ultimo tassello degli interventi che consentiranno di estendere l’impianto di Trieste Campo Marzio anche a questi due fasci, dopo l’avvio delle attività di rifacimento dell’armamento, della trazione elettrica e delle gallerie sul tratto ferroviario fra Trieste e Aquilinia. Ciò permetterà da subito di manovrare convogli dal terminal FreeEste, integrato nella catena logistica dell’interporto di Fernetti.
Al completamento di tutti gli interventi, previsto per il 2026, sarà quindi possibile efficientare le manovre dai raccordi che oggi si innestano nei due fasci e da qui partire direttamente con dei treni verso la rete nazionale.
Il valore complessivo dell’investimento su Servola e Aquilinia è pari a circa 40 milioni di euro. Il ripristino della piena funzionalità degli impianti di Servola e Aquilinia è iniziato nel settembre 2021. Dismessi negli anni Novanta, i due scali assumono oggi una nuova
funzionalità al servizio del Porto di Trieste. Nelle aree dell’ex raffineria Aquila e dell’ex ferriera di Servola, è infatti prevista l’estensione dell’ambito portuale, iniziata già con l’attivazione della nuova Piattaforma Logistica. Sono stati riconnessi tramite una bretella ferroviaria di circa un chilometro, fra l’ex Bivio San Giacomo e l’ex Bivio Cantieri. In pratica, i treni in partenza da Servola possono immettersi direttamente sulla linea di Cintura di Trieste, senza dover effettuare manovre intermedie.
Trieste Campo Marzio, al termine degli interventi di riassetto complessivo (investimento 112 milioni di euro), che comprenderanno anche l’attivazione del modulo merci da 750 metri, continuerà a essere, con le attuali stime di crescita, il primo scalo merci italiano per numero di treni.
“L’obiettivo del Gruppo FS – in linea con quanto previsto dalla politica nazionale ed europea dei trasporti – è rendere il trasporto merci via ferrovia sempre più competitivo e ambientalmente sostenibile, favorendo le attività degli operatori della logistica che si avvalgono del treno” si legge in una nota stampa.