TRIESTE – Golfo di Trieste, Mar Egeo, Adriatico meridionale e Golfo di Napoli. Si conclude la campagna che ha portato la nave Laura Bassi – rompighiaccio dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – a navigare nel Mediterraneo per 18 giorni.
La nave, comandata dal Capitano Vincenzo Caso, è partita da Trieste il giorno 10 giugno e ha contribuito a tre iniziative scientifiche diverse.
La prima parte della campagna, si è svolta il 10 giugno nelle acque del Golfo di Trieste, dove la nave ha acquisito tre carote di sedimenti per il progetto Carta Geologica Ufficiale d’Italia (CARG).
La seconda tappa della campagna si è svolta nelle acque del Mar Egeo, più precisamente a Ovest del Peloponneso, fra il Golfo di Patrasso e le isole Ionie (Cefalonia, Lefkada e Zacinto), area di studio del Progetto Eurofleet POSEDION nell’ambito del quale dal 12 al 21 giugno si è svolta l’acquisizione di dati geofisici marini. POSEIDON mira a studiare la geologia di una delle regioni probabilmente più complesse e relativamente poco valutate dal punto del rischio sismico, che si estende attraverso il dominio tettonico del Peloponneso occidentale e delle Isole Ionie.
Dopo la Grecia, la nave si è spostata nel sud Adriatico per la campagna oceanografica FixO3-12, coordinata da Vanessa Cardin, che ha come obiettivo posizionare una nuova boa acquisita da OGS ed eseguire la manutenzione dell’Osservatorio Regionale EMSO-E2M3A. Questo osservatorio fa parte della rete di infrastrutture europee per l’osservazione dei mari profondi ed è gestito in collaborazione con l‘Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Isp).
La Laura Bassi approderà questo fine settimana a Napoli, dove sosterà per il rimessaggio, in attesa di ripartire per la prossima missione in Antartide in autunno.