TRIESTE – Una nuova sede, in area demaniale all’interno del porto di Monfalcone, per la Scuola di Alta Formazione che fornirà aggiornamento professionale ad imprese e lavoratori, con particolare attenzione a quelle che operano in ambito portuale e retroportuale.
È stato presentato oggi il nuovo hub formativo: oltre all’aula esterna al porto, le esercitazioni pratiche con l’utilizzo di macchinari e attrezzature si svolgeranno in un’area di circa 6.000 metri quadrati all’interno del terminal di Compagnia Portuale (Gruppo FHP).
L’iniziativa sarà curata da Terziaria Venezia Giulia srl, braccio operativo di Confcommercio Trieste per l’assistenza e la consulenza alle aziende su numerosi a settori e tematiche.
Il presidente di Confetra FVG Stefano Visintin, anche presidente dell’associazione LTS Training Center, creata fra tutte le associazioni di categoria che rappresentano imprese operanti nel sistema portuale e retroportuale regionale, l’ADSP MAO, l’ITS Accademia Nautica e Terziaria Venezia Giulia, sentito a margine della presentazione, ha evidenziato come «uno degli obiettivi primari di tale associazione è stato raggiunto con la creazione del centro di alta formazione per addetti alla movimentazione merci con mezzi meccanici all’interno del porto di Monfalcone. L’idea nasce dalla richiesta dei nostri soci terminalisti portuali, che a seguito del boom dei traffici degli scorsi anni hanno raggiunto un elevato indice di utilizzo dei mezzi e degli spazi nei loro terminal; da qui l’esigenza di avere a disposizione un luogo e delle attrezzature dedicate esclusivamente alla formazione. Dalla rete creata all’interno di LTS Training Center nasce questo centro di formazione, che rappresenta un caso unico in Italia». «Per questo motivo – ha aggiunto Visintin – grazie alla sinergia con Terziaria Venezia Giulia, ci sono enormi margini di sviluppo per questo polo formativo, non solo nell’addestramento all’uso dei mezzi meccanici, ma anche nella security e safety marittimo-portuali».
Alla presentazione sono intervenuti il presidente di Confcommercio Trieste, Antonio Paoletti e il Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli.
«Il polo – ha spiegato Paoletti – è sorto essenzialmente per recepire le necessità del mondo della logistica, dei trasporti e delle spedizioni che sono una componente di sempre maggior rilevanza all’interno della nostra associazione e anche per l’economia del territorio, locale e non». «È una grande soddisfazione – ha sottolineato Vittorio Torbianelli, Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale – assistere alla partenza di questo progetto proprio nel porto di Monfalcone che sta crescendo in modo importante e che vede progressivamente aumentare l’impegno delle imprese concessionarie. L’incremento del nostro sistema va però accompagnato da percorsi di formazione e aggiornamento continuo, leve essenziali in un ambito dove la sicurezza ha priorità assoluta».
Patrizia Verde, Direttore generale di Confcommercio Trieste ha inoltre le ulteriori prospettive della Scuola. Al di là della Maritime Security, infatti, si sta lavorando per poter avviare anche gli iter formativi legati alla Maritime Safety, un’attività imposta nel quadro degli adempimenti normativi previsti dall’ISPS Code, il codice internazionale che regola le norme di sicurezza delle navi e degli impianti portuali e che prevede, per il personale operante in ambito marittimo, l’obbligo del possesso di diverse attestazioni formative e dei relativi aggiornamenti periodici.
Un’ iniziativa, quella legata alla Safety, che una volta concretizzata, potrebbe fare, del nuovo polo un punto di riferimento per le aziende correlate agli hub marittimi dell’intero Nordest.
«FHP Compagnia Portuale Monfalcone – ha sottolineato l’amministratore delegato GianCarlo Russo – è sempre stata molto attenta alla formazione delle risorse umane sia per il personale diretto che per il personale dell’Art.17 L.84/94 dell’Impresa Alto Adriatico, azienda autorizzata a fornire manodopera ai terminalisti portuali di Monfalcone. Disporre infatti di personale formato e qualificato, è un’implementazione anche della sicurezza sul lavoro che nel nostro ambito è estremamente complessa, essendo il ciclo operativo molto variegato ed inclusivo della movimentazione di tante merceologie diverse, dell’utilizzo di più mezzi meccanici e dell’attuazione di molte attività intermodali per il delivery e la ricezione delle merci medesime».