TRIESTE – Rafforzamento di intermodalità e logistica integrata, connessione ai mercati nazionali e internazionali, sviluppo di innovazione e sostenibilità.
Sono queste le macro aree degli obiettivi che le due Camere di commercio del Friuli Venezia Giulia e Uniontrasporti hanno segnalato nel Libro Bianco presentato oggi a Trieste.
Le azioni da portare avanti riguardano il miglioramento dell’intermodalità e la logistica integrata, con particolare attenzione alle aree industriali, sia quelle in cui vige il regime di Porto franco internazionale, sia quelle interessate dall’istituenda ZLS (Zona Logistica Semplificata) e dalla possibile futura ZESE (Zona Economica Speciale Europea) Il tutto attraverso il miglioramento dell’accessibilità dei porti e degli interporti. Rientrano in questo macro obiettivo, ad esempio, gli interventi riguardanti il potenziamento delle linee ferroviarie che collegano il porto di Trieste con il retroporto e con il nodo di Monfalcone, quelli relativi al porto di Nogaro e all’interporto di Pordenone.
Connettere il Friuli Venezia Giulia ai mercati nazionali ed internazionali: rafforzare le infrastrutture, soprattutto quelle di rete, che permettono al territorio del Friuli Venezia Giulia di connettersi con i mercati europei e mondiali in maniera agevole, anche in considerazione del completamento di alcune reti autostradali che interessano più regioni (come ad esempio la Pedemontana Veneta).
Gorizia Capitale Europea della cultura 2025: Prepararsi all’evento Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 con un territorio capace di rispondere alle esigenze del turista ma anche della popolazione locale. Sono compresi gli interventi relativi al potenziamento del porto di Monfalcone per il traffico croceristico ed il potenziamento e la velocizzazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste.
Promuovere azioni per sviluppare innovazione e sostenibilità: Porre in essere azioni dirette a contrastare la crisi climatica, quella idroelettrica e sviluppare una mobilità e una logistica sicura, integrata e sostenibile e 10 sono le priorità infrastrutturali che rispondono ai precedenti macro obiettivi.

 

 

«Le azioni da portare avanti nella nostra regione – ha detto Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – sono ben chiare, ma c’è purtroppo una cattiva consuetudine che vale sulle infrastrutture, sull’industria, sul commercio e sugli altri settori: il blocco burocratico e le norme datate che non si riesce a semplificare e ad aggiornate. Le infrastrutture che si pensano oggi forse si realizzeranno tra dieci anni, ma ormai saranno già vecchie. Siamo fermi di Governo in Governo, senza norme capaci di sbloccare il sistema. L’auspicio è che il nuovo Governo nomini dei commissari – l’esempio della ricostruzione del ponte a Genova lo dimostra – in grado di attuare e realizzare quanto necessario e in particolare le priorità del Friuli Venezia Giulia».