TRIESTE – Al porto di Venezia la digitalizzazione presenta già applicazioni concrete e importanti, a partire dalla tutela dell’ambiente e della sicurezza.
Lo ha spiegato oggi a Civitavecchia – al MedPorts Forum intitolato “La sfida della digitalizzazione nel Mediterraneo” – il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio. In particolare, Di Blasio ha citato alcune innovazioni realizzate e in fase di sviluppo nei porti di Venezia e Chioggia, finalizzate a migliorare l’accessibilità nautica e la sicurezza della navigazione.
Le nuove tecnologie stanno offrendo un supporto prezioso sul fronte della progettazione, dove l’analisi e l’interpretazione dei dati giocano un ruolo cruciale sulle scelte strategiche. «È il caso del progetto Channeling grazie al quale – ha detto Di Blasio – verranno integrati per la prima volta a Venezia modelli di simulazione idrodinamica e di navigazione con dati raccolti sul campo in tempo reale per valutare l’impatto idrodinamico del traffico marittimo sul principale canale di navigazione portuale, il Malamocco-Marghera e, quindi, proporre soluzioni che garantiscano un equilibrio tra ambiente, sicurezza ed efficienza della navigazione».
“Channeling the Green Deal for Venice” è un progetto cofinanziato dall’Europa con il programma Connecting Europe Facility (2020-2023), che affronta il problema della limitata accessibilità nautica dei porti di Venezia e Chioggia, nel pieno rispetto dell’ambiente e della Laguna di Venezia. L’azione mira anche a introdurre nuovi modelli di gestione per regolare il traffico. Ogni soluzione individuata sarà poi verificata, nell’ambito del progetto, e costantemente monitorata, salvaguardando la migliore accessibilità nautica e l’ambiente.
Sul fronte della digitalizzazione dell’infrastruttura portuale, il presidente Di Blasio ha presentato alcune pratiche innovative implementate in laguna dove, grazie a una rete di dispositivi IoT (internet of thinghs) e a dispositivi basati su tecnologie di realtà aumentata, piloti e armatori possono già beneficiare di supporti alla navigazione in grado di ottimizzare il traffico e migliorare la sicurezza.
«Come già sottolineato nel consesso del NAPA (North Adriatic Ports Association) – ha aggiunto Di Blasio, che ricopre anche il ruolo di presidente pro tempore di quest’associazione – è fondamentale lavorare per creare a livello europeo un quadro regolamentare che estenda la rete TEN-T ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo, in particolare per quanto riguarda le autostrade del mare. Una maggiore interconnessione tra gli snodi portuali mediterranei, comprendendo anche quelli dell’Africa del nord e del vicino Oriente, permetterebbe una maggiore efficacia nello scambio e nell’applicazione di buone pratiche in tema di digitalizzazione e innovazione».