TRIESTE – Il Gruppo Metinvest, che ha appena perso l’acciaieria Azovstal nei pressi di Mariupol (Ucraina), progetta un nuovo impianto nell’area industriale di San Giorgio di Nogaro.
Fondamentale sarà la disponibilità di accesso a Porto Nogaro, lo scalo sulla quale la Regione FVG ha deciso di investire, ma che è ancora fortemente limitato dalla questione pescaggi. L’iniziativa di Metinvest (Già presente nell’area con Metinvest Trametal spa, e la produzione di lamiere) è stata resa nota nei giorni scorsi durante un sopralluogo nell’area adiacente Porto Nogaro da parte del Ceo di Metinvest, Yuriy Ryzhenkov. Partner fondamentale il Gruppo friulano Danieli, per un investimento che potrebbe sfiorare il miliardo di euro e creare fino a 1000 posti di lavoro.
A questo proposito, proprio la Regione ha annunciato oggi un accordo quadro con gli atenei di Trieste e di Udine per uno studio propedeutico al progetto integrato di infrastrutturazione industriale, capacità logistica e implementazione di accessibilità a Porto Nogaro. Se le proposte di Metinvest dovessero diventare un progetto concreto, l’insediamento sarà preceduto da un’analisi finalizzata a coniugare le esigenze di sviluppo del tessuto sociale e del contesto ambientale.
«Il passo odierno della Giunta regionale – ha rilevato l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bini – declina il principio della sostenibilità integrale, che abbina la sostenibilità ambientale a quella sociale, l’attività economica e la tutela dell’habitat». «Per portare a buon fine il progetto industriale ci impegneremo – ha rilevato l’assessore Regionale alla Difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro – a velocizzare tutti i complessi passaggi burocratici che riguardano le istituzioni coinvolte, incluso il ministero dell’Ambiente, in modo da stringere i tempi senza comprimere la cura e la validità assoluta dell’analisi scientifica preparatoria».