TRIESTE – L’area afferente al porto di Trieste sarà oggetto di più di un miliardo di euro di investimenti, a partire già dai prossimi mesi.
Lo ha detto oggi a Expo 2020 Dubai, in occasione del Regional Day del Friuli Venezia Giulia, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino. Il calcolo, già accennato nelle scorse settimane, fa riferimento innanzitutto ai 416 milioni già a disposizione dei porti di Trieste e Monfalcone, con il Fondo complementare dedicato proprio agli scali nazionali.
L’intervento rivolto alla platea di investitori internazionali è servito ad illustrare non solo lo scalo in sé (primo in Italia per tonnellate di merce anche grazie al petrolio, settimo in Europa e soprattutto primo in Italia per numero di treni movimentati ogni anno), quanto il sistema logistico regionale.
«Siamo la più importante infrastruttura per gli investitori e ci aspettiamo ancora investimenti. Abbiamo già approvato un nuovo Piano regolatore: lo sottolineo perché se si vuole investire è importante che tutta la burocrazia sia stata messa a posto, realizzata, a Trieste e Monfalcone è stato fatto».
Le potenzialità di un porto rivolto essenzialmente verso i mercati esteri di Est e Sud Europa sono state descritte anche da Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, anche lui presente a Dubai. «Il grande sforzo che il porto di Trieste sta compiendo con l’Autorità di sistema è quello di far comprendere le potenzialità di crescita che ci sono qui da noi. Il porto di Trieste è un’opportunità italiana ed europea, siamo il primo scalo del nostro Paese ma ancora con grandi potenzialità di crescita: infatti non guardiamo solo al traffico italiano, poiché già ora il 90% dell’attività è rivolta all’estero. Siamo una piattaforma logistica naturale per il centro e sud Europa; abbiamo deciso di investire nel sistema degli interporti – ha detto Fedriga – non solo a livello nazionale ma, con il supporto del sistema portuale, anche in Austria e Ungheria. Per cui chi sceglie il nostro porto sceglie un sistema che si muove a livello internazionale».
Un concetto ribadito dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Pizzimenti, intervenuto da remoto: «Il sistema integrato che abbiamo già realizzato presenta tre differenti porti: Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro che, ognuno con le proprie peculiarità, sono assolutamente complementari. Possiamo inoltre vantare quattro interporti – Trieste, Cervignano, Pordenone e Gorizia – e i necessari collegamenti stradali e su rotaia per il trasporto diretto in tutte le direzioni».
L’obiettivo della Regione assieme all’Autorità di sistema portuale, è stato detto, è quello di ampliare e migliorare i servizi di trasporto e logistica via mare e via terra ponendo attenzione a qualità della vita e dell’ambiente, potenziando l’offerta su rotaia e garantendo la sicurezza in merito al trasporto di beni pesanti o pericolosi.