TRIESTE – Una proposta di legge regionale sull’idrogeno, definito “risorsa fondamentale per il futuro”, è stata illustrata oggi dal consigliere regionale Giuseppe Nicoli (FI).
I vantaggi potrebbero riguardare in prima battuta l’aeroporto del Fvg ed estendere i propri benefici, sotto forma di sostegno finanziario, anche alle attività portuali e al Coselag, il consorzio industriale di Trieste.
Investire nell’idrogeno, secondo il promotore della legge, significa «raccogliere una sfida strategica e indifferibile, vale a dire la necessità di conseguire, in tempi ragionevoli, l’obiettivo di favorire il processo di decarbonizzazione dei sistemi economici ed energetici tramite attività che si muovano lungo due binari paralleli: la riduzione delle emissioni a fronte di un efficientamento energetico dell’intero sistema regionale e l’aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili».
Secondo il consigliere regionale, affrancarsi da metodi di approvvigionamento energetico tradizionali risponde sia a una reale esigenza del tessuto produttivo e sociale che a una precisa direttiva europea, che ha fissato al 2045 la data entro la quale i territori devono attuare strategie e misure tese a proiettarsi verso una dimensione contraddistinta da una reale autonomia energetica.
La proposta, presentata il 12 dicembre scorso, prevede contributi a Trieste Airport per l’installazione di tecnologie a idrogeno, celle combustibile e caldaie a idrogeno e sistemi di produzione e stoccaggiop di idrogeno verde derivante da surplus di energia rinnovabile sulla base di un programma, presentato dalla stessa società Aeroporto Fvg Spa.
«Trieste Airport come noto – ha puntualizzato Nicoli – intende dare vita a una comunità energetica, realtà della quale possono far parte soggetti pubblici che mettono in rete le proprie potenzialità per produrre energia al servizio di siti e immobili di interesse pubblico. Nulla vieta che altri enti, come l’Autorità di sistema portuale o soggetti legati ai Consorzi per lo sviluppo economico o industriale – e ce ne sono diversi importanti in regione, come il Coselag – possano dare un grosso contributo in questo senso».
La proposta di legge intende istituire anche un Osservatorio regionale sull’Idrogeno a cui competono raccolta, elaborazione, analisi e aggiornamenti afferenti l’economia dell’idrogeno.
La proposta arriva anche sull’onda delle iniziative assunte dalla Regione Fvg, che ha avviato un progetto finalizzato a rafforzare la propria collaborazione nel settore dell’idrogeno con Slovenia e Croazia, per la costituzione di una Valle dell’Idrogeno del Nord Adriatico.
«Le istituzioni – ha continuato Nicoli – devono regolamentare pertanto questa nuova opportunità prevedendo un piano regionale dell’idrogeno. Abbiamo già inserito nella norma una proposta in questo senso, che consiste anche nel sostegno alla ricerca e agli studi scientifici per contribuire a sviluppare azioni concrete finalizzate alla realizzazione di impianti nella nostra regione, soprattutto laddove via sia, dal punto di vista urbanistico, la necessità di recuperare aree industriali degradate e dismesse e favorire la nascita di comunità energetiche finalizzate a produrre energia pulita e a basso prezzo».