TRIESTE – Cresce il traffico all’Interporto di Cervignano, che punta a confermarsi protagonista nello sviluppo logistico del Friuli Venezia Giulia.
Nel 2024 sono stati 1.259 i treni in transito, con un aumento di circa 200 unità rispetto al 2023, pari a un incremento del 19%. La movimentazione di automobili (si tratta di mezzi del Gruppo Stellantis) hanno raggiunto la 35.371 unità, 8.000 in più rispetto all’anno precedente. Sono stati, invece, 531 i semirimorchi movimentati, circa duecento in più rispetto ai dati del 2023.
Si tratta di dati che confermano il ruolo centrale dell’Interporto di Cervignano come snodo cruciale per la logistica regionale e internazionale.
I dati sono stati resi noti nei giorni scorsi dal neopresidente Erika Furlani e dal direttore Tiziana Maiori, in occasiuone della visita alla struttura da parte del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin.
Interporto Cervignano, che attualmente occupa 15 dipendenti, è posseduto all’85% da Interporto Trieste, che sta lavorando per proseguire nel rilancio della struttura. Il mercato pare offrire le condizioni economiche adatte, perché è aumentata la richiesta.
In particolare, Interporto di Cervignano avrà necessità di magazzini, per costruire i quali sarà necessaria – oltre al reperimento di adeguati finanziamenti che potrebbero arrivare dalla Regione – una variante al Piano regolatore del Comune.
Proprio nell’aprile del 2024, Regione, Comune e Interporto hanno condiviso le linee guida del nuovo Piano attuativo per la razionalizzazione dell’area.