TRIESTE – Il consiglio di amministrazione di Interporto Padova ha approvato ieri il bilancio 2022 con un utile dopo le imposte di 2,852 milioni di euro.
Il valore della produzione è stato pari a 35,7 milioni di euro, con un Ebitda (differenze tra valore e costi della produzione, senza ammortamenti, accantonamenti e contributi) di 11,6 milioni di euro (34%). L’approvazione definitiva spetterà ora all’Assemblea degli azionisti, già convocata dallo stesso cda.
Il presidente Franco Pasqualetti ha confermato per il 2023 l’aumento della richiesta di trasporto di semirimorchi via treno, anche a causa delle difficoltà di reperimento di autisti, oltre che per le note che per le limitazioni imposte dall’Austria al traffico su gomma attraverso il Brennero. «Noi proprio in prospettiva di una crescita che riteniamo sarà strutturale di questo comparto, abbiamo realizzato e inaugurato nell’ottobre scorso, in occasione di Green Logistics Expo, il nuovo piazzale dedicato appositamente ai semirimorchi – ha spiegato Pasqualetti – che vengono trasferiti sulla ferrovia».
Dopo aver mantenuto la marginalità dello scorso anno, le prospettive per il 2023 sono state definite “positive”, con numeri incoraggianti, anche grazie agli investimenti fatti a in corso di applicazione. «Ricordo che stiamo lavorando per alimentare le gru elettriche del nostro terminal con pannelli fotovoltaici in modo da essere indipendenti da un punto di vista energetico. Terminal – ha precisato il presidente – nel quale installeremo una sesta gru a portale, completandone la dotazione e per il quale stiamo proseguendo nel percorso di progressiva automazione delle operazioni».